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L'"Estate" per Vivaldi

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Lunedì 20 Giugno 2016, 18:01
Domani, 34 minuti dopo la mezzanotte, ci sarà il solstizio d’estate 2016. Il sole raggiungerà il punto di declinazione massima (d’inverno invece raggiunge il punto di declinazione minima) nel suo moto apparente lungo l’eclittica, che altro non è che è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste. Il solstizio d’estate corrisponde sia al giorno con le ore di luce maggiori, sia alla notte più corta nel nostro emisfero. L‘estate inizia proprio nel giorno del solstizio estivo (l’inverno invece inizia il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno ), mentre l’equinozio determina l’inizio dell’autunno a settembre (e della primavera a marzo), e in questo caso il giorno e la notte hanno la stessa durata.
Parlando del solstizio non si può non ricordare Antonio Vivaldi, le cui “Quattro stagioni” ancora oggi fanno il giro del mondo e toccano vertici da record nel mercato discografico. Il ciclo di Vivaldi, che sarà eseguito domani sera nel Chiostro dei Teatini di Lecce, tratta del rapporto tra l’umanità e la natura (benigna in primavera ed autunno, maligna in estate ed inverno), e può essere considerato uno dei primi esempi di musica a programma. I quattro concerti ebbero sin dalle prime esecuzioni un successo straordinario.
Particolarmente penetrante l'inizio del concerto dell'estate.
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Le sonorità soffocate ed i ritmi sfatti imposti a tutta l'orchestra creano un'atmosfera di torpore che meglio non potrebbe rendere la languidezza per il caldo! Questa atmosfera viene improvvisamente rotta dal canto del cucco al quale fanno seguito quello della tortorella e quello del cardellino! Nel secondo tempo la melodia del violino solo, che vuole esprimere la calma del riposo, viene disturbata da un petulante accompagnamento dei violini, divenuti per l'occasione mosche e mosconi, e da tremoli rigorosi di tutta l'orchestra che esprimono i tuoni. Il presto finale non è che una descrizione del "tempo impetuoso d'estate"!
 
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