Ucciso per sedare una rissa, il Comune di Trani si costituirà parte civile contro i responsabili dell'omicidio

Ucciso per sedare una rissa, il Comune di Trani si costituirà parte civile contro i responsabili dell'omicidio
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Giovedì 1 Ottobre 2015, 15:21 - Ultimo aggiornamento: 15:22
TRANI - Il Comune di Trani si costituirà parte civile contro i responsabili dell'omicidio di Biagio Zanni, ucciso il 20 settembre a coltellate a Trani mentre tentava di sedare una rissa. Lo ha annunciato il sindaco della cittadina, Amedeo Bottaro, a margine della conferenza stampa convocata in procura dopo l'arresto di uno dei presunti responsabili. "E' un segnale forte che intendiamo lanciare - ha detto - così come forte è stata la risposta delle Forze dell'ordine e della magistratura che ringrazio per il lavoro svolto e che continuano a svolgere. L'amministrazione sta lavorando per aumentare gli standard di sicurezza in città attraverso la candidatura a finanziamenti che ci permettano di implementare il sistema di video sorveglianza, il cui apporto fondamentale nella ricostruzione della vicenda e nell'individuazione dei responsabili".



"Dopo un episodio così drammatico - conclude - desidero però lanciare un appello alle famiglie: è necessario che i genitori ricomincino a guardare negli occhi i propri figli, che si rafforzino e in alcuni casi si ricostituiscano i rapporti familiari. E' il primo segnale importante che va dato per superare un sempre più crescente disagio sociale".



Ha 19 anni il ragazzo arrestato con l'accusa di avere partecipato all'omicidio di Biagio Zanni, il 34enne di Trani accoltellato la notte fra il 19 e il 20 settembre scorso, e morto la mattina del 20 nell'ospedale di Andria. E' accusato di rissa e omicidio volontario in concorso con due minorenni, uno di 15 e l'altro di 17 anni, che sono stati affidati oggi ad una comunità. Per loro procede il tribunale per i minorenni.



Altre due persone, un minorenne e l'amico aggredito senza motivo dai tre, e in cui difesa Zanni era intervenuto, sono indagati per concorso in rissa aggravata con morte di uno dei partecipanti. A fare scattare l'aggressione sarebbe stato un saluto sgradito, forse una parola di troppo. Poi una escalation di violenza.



"Un branco assetato di violenza e di sangue e quello che ha fatto provoca grande indignazione, amarezza e sconcerto, ma non rassegnazione". Così il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha commentato l'esito delle indagini sull'omicidio di Biagio Zanni. "Si devono conciliare le esigenze di sicurezza della città - ha aggiunto - con un impegno da parte di tutti per intervenire sui giovani che vivono un momento, evidentemente, di grande disagio".



Capristo ha fatto riferimento anche a quanto accaduto ad Andria, dove un disabile è stato legato a un palo e fotografato e filmato. "Questi giovani - ha detto - hanno perso il valore della vita e bisogna che lo recuperino". Il comandate della Legione carabinieri Puglia, gen. Giovanni Cataldo, ha precisato che le indagini hanno chiarito tutta dinamica dell'accaduto, "ma non si escludono ulteriori sviluppi con altre persone coinvolte, una quarta e anche quinta".
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