Droga, operazione contro la centrale dello spaccio: 16 arresti

Droga, operazione contro la centrale dello spaccio: 16 arresti
Droga, operazione contro la centrale dello spaccio: 16 arresti
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Martedì 17 Ottobre 2023, 08:40 - Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 12:03

I carabinieri hanno eseguito a Barletta 16 arresti nell'ambito dell'inchiesta Nabucodonosor, sul traffico e spaccio di droga, che nel 2019 portò all'arresto di una ventina di persone.

I provvedimenti definitivi di carcerazione sono stati emessi dall'ufficio esecuzioni penali della procura generale della Corte d'appello di Bari, a carico di 16 persone coinvolte nell'inchiesta Nabucodonosor coordinata dalla Dda di Bari.

L'operazione

I destinatari dei provvedimenti, tutti di Barletta, sono stati condannati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecit, nonché produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

All'operazione condotta dai carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani partecipano militari di vari reparti territoriali, dello squadrone eliportato carabinieri Cacciatori Puglia, dell'11esimo reggimento carabinieri Puglia e del sesto nucleo elicotteri di Bari. 

Le condanne

Dovranno scontare condanne comprese tra i 22 mesi e i 12 anni le 16 persone raggiunte da provvedimenti di carcerazione emessi dall'ufficio esecuzioni penali della Procura generale della Corte di Appello di Bari, eseguiti questa mattina dai carabinieri.

Si tratta di persone di Barletta, di età compresa tra i 35 e i 65 anni, coinvolte nell'inchiesta coordinata dalla Dda di Bari e denominata Nabucodonosor, che quattro anni fa ha permesso di scoprire l'esistenza di una fitta rete di narcotraffico, diffusa anche nell'hinterland milanese e in Spagna, che importava per lo più cocaina. La droga veniva smerciata nelle piazze della città gestite dai gruppi criminali Cannito-Lattanzio, Lombardi, Albanese e Sarcina. Le indagini incominciarono dopo le dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia e si sono avvalse di intercettazioni-telefoniche e ambientali, oltre che di attività di osservazione e pedinamento svolte nel nord Barese e in altre provincie italiane. Le persone raggiunte oggi dai provvedimenti, alcuni dei quali agli arresti domiciliari e altri in libertà, rispondono a vario titolo di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, nonché produzione e detenzione di droga.

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