Appalti per il cimitero: sotto inchiesta anche un funzionario della soprintendenza

Appalti per il cimitero: sotto inchiesta anche un funzionario della soprintendenza
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Venerdì 11 Marzo 2016, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 10:52
Le cavità ipogee e la nuova area cimiteriale di Canosa di Puglia sono state sequestrate su disposizione della magistratura tranese per una presunta frode in pubbliche forniture e per danneggiamento.
Tra i 19 indagati c'è M.C., funzionario della soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, responsabile per la zona Daunia ovest che ha competenza su Canosa di Puglia. Sono indagati anche un'archeologa, un funzionario comunale, architetti e una ditta appaltatrice. Secondo il pm inquirente, Michele Ruggiero, la frode è stata compiuta in relazione a due appalti per un valore complessivo di sei milioni di euro banditi dal Comune per il consolidamento con il cemento delle cavità ipogee di Canosa (attivita' questa - secondo l'accusa - mai compiuta) e per l'ampliamento del cimitero cittadino. In quest'ultima area sono stati compiuti lavori nonostante l'area fosse sottoposta a vincolo archeologico e nella consapevolezza che nel sottosuolo ci fossero delle tombe. Queste ultime sarebbero state fatte sparire, da qui l'accusa di danneggiamento. Le indagini sono condotte dal locale commissariato di polizia. Le accuse sono a vario titolo di frode in pubbliche forniture e falsità ideologiche in atti pubblici, danneggiamento di beni storici e artistici, pericolo di crollo di costruzioni.
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