Vandali in agguato, distrutte auto e moto a noleggio: 80 denunce in meno di un anno

Vandali in agguato, distrutte auto e moto a noleggio: 80 denunce in meno di un anno
Vandali in agguato, distrutte auto e moto a noleggio: 80 denunce in meno di un anno
di Samantha DELL'EDERA
4 Minuti di Lettura
Martedì 22 Agosto 2023, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 20:32

Ottanta denunce per danneggiamenti in meno di un anno a Bari. È il bilancio tracciato dalla Pikyrent su auto e scooter in sharing che sono stati fatti a pezzi dai vandali. L’ennesimo episodio stamattina quando l’azienda ha scoperto l’accanimento di un gruppo di teppisti su uno degli scooter elettrici: catena rotta, bauletto scassinato, caschi danneggiati e gettati tra i rifiuti, connettori strappati, dispositivo elettrico divelto.

Altro episodio il 18 agosto in via Quarnaro, in pieno centro, quando la polizia ha fermato alcuni minorenni mentre erano intenti a manomettere un altro scooter: sono stati denunciati per tentato furto e danneggiamento. «Ancora una volta siamo sgomenti e delusi – afferma Antonella Comes, ceo Pikyrent - ma ci teniamo a cogliere l’occasione per ringraziare la polizia di Stato che è prontamente intervenuta sventando quella che sarebbe stata una ulteriore lesione alla nostra flotta.

Gli atti di profonda inciviltà che i veicoli subiscono, ogni settimana, penalizzano inevitabilmente la qualità del servizio che da sempre vogliamo garantire agli utenti».

I danni

I danni che ogni giorno la Pikyrent registra sono diversi: dagli specchietti e caschi rubati ai finestrini delle minicar mandati in frantumi. Fino alla manomissione dei sistemi di accensione. «Vogliamo, fiduciosamente, invitare i cittadini e gli utenti che da mesi usufruiscono dei mezzi Pikyrent con rispetto e senso civico, a segnalare, qualora ne siano testimoni, qualsiasi comportamento dannoso nei confronti degli stessi. Lato nostro, continueremo a sensibilizzarne il corretto utilizzo a favore di una città sempre più smart e green», ha concluso la Comes.
La Pikyrent è l’unica azienda, su quattro vincitrici del bando del Comune, ad avere avviato l’attività di noleggio sia delle minicar sia degli scooter nella città di Bari. È trascorso più di un anno da quando il bando per l’affidamento del servizio si è chiuso. Ma delle quattro aziende assegnatarie del servizio, ne è partita una sola. Il Comune è in attesa ancora della Reby Italia con 100 scooter, la Bit Mobility con 30 auto e 75 scooter e Smart Venture con 100 scooter. Le tre aziende avevano chiesto al Comune tempo fino a marzo scorso, poi maggio, giugno. Perché le difficoltà nelle forniture sono a livello mondiale. Solo che a distanza di un anno dalla chiusura del bando, il servizio è partito solo in parte.

«Al momento – spiega l’assessore alla Mobilità, Giuseppe Galasso – non abbiamo novità nel merito. Sappiamo solo che le tre aziende hanno avuto problemi a reperire i mezzi sul mercato, così come sta accadendo in tutto il mondo. Vedremo ora a settembre se ci saranno cambiamenti. Bisogna però ricordare – conclude Galasso- che a Bari al momento tutti i servizi in sharing sono comunque attivi: i monopattini, le bici, le auto e gli scooter».
La Pikyrent è partita a novembre con le auto e solo in seguito con gli scooter. Il servizio, in modalità free floating, è destinato a studenti, lavoratori pendolari, turisti. Per poterlo utilizzare basta scaricare un’app, registrarsi con la patente (bisogna avere 18 anni) e successivamente individuare l’auto elettrica più vicina.
L’azienda ha presentato in meno di un anno 80 denunce per danneggiamento: i vandali hanno colpito sin dall’inizio. Il primo episodio proprio a pochi giorni dall’avvio del servizio: una minicar è stata data alle fiamme. Il fatto fu subito denunciato e la polizia locale aprì anche una indagine.
Atti di vandalismo hanno riguardato anche i monopattini in sharing, servizio attivato da oltre due anni e al momento gestito da tre aziende: la Lime, la Vento e la Bit Mobility. Le ultime due in realtà erano già partite in città, ma con il nuovo appalto hanno dovuto applicare delle migliorie ai mezzi, a cominciare dalla targa e dalle frecce. Sono stati diversi i monopattini che sono stati vandalizzati, rotti, gettati nei bidoni dell’immondizia, nelle fontane o addirittura in mare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA