Il centrosinistra a Bari è al governo della città da vent'anni, prima con Michele Emiliano e poi con Antonio Decaro. In questo lungo periodo sono stati tanti i temi affrontati,e i progetti portati a compimento, ma c'è ancora tanto da fare affinché si possa davvero definire Bari come quella città europea di cui tanto si parla. E soprattutto c'è tanto da consolidare. Temi che sono sul tavolo del centrosinistra.
Il turismo
Primo tra tutti "Bari città turistica".
In sospeso c'è la realizzazione del Bus Rapid Transit, certo, così come a breve dovrebbe arrivare anche il terminal bus, ma chiunque arriverà a governare la città dovrà fare i conti con una situazione da migliorare ancora di molto. Non basta, infatti, aver portato in città i servizi di sharing, siano essi di bici, di monopattini, di scooter o di auto, importante è rendere tutto il trasporto alternativo all'auto privata davvero intercambiabile, oltre che utilizzabile non solo nel centro città, ma anche in tutte le periferie.
Le periferie
I quartieri periferici sono anche al centro dell'attenzione, in quanto i cittadini di zone come Ceglie, Loseto, Carbonara, o Palese e Santo Spirito, continuano a sentirsi cittadini di serie B e non riescono a sentirsi davvero parte integrante della città, al punto che negli ultimi due anni sono rinate prepotenti le correnti autonomiste. Le periferie che tante volte nelle parole sono state dichiarate al centro dell'attenzione non si sentono affatto considerate e i malumori dovuti a tanti problemi non ancora risolti dei quartieri lontani dal centro non fanno che accentuarsi, soprattutto quando si è in prossimità di una tornata elettorale.
Tra i tanti progetti che dovranno essere portati a termine sono fondamentali quelli che "doneranno" ulteriore verde alla città, che nelle classifiche dedicate continua a piazzarsi in posizioni poco lusinghiere. Tra questi ricordiamo non solo Costa Sud, dove dovrebbe essere realizzato un grande parco urbano costiero, ma anche Loseto e il suo parco urbano, il parco della Rinascita sul terreno della ex Fibronit di cui tanto si è parlato in questi giorni per via del definanziamento del Pnrr, o il parco della Giustizia. Quest'ultimo ha una duplice importanza, considerato che non sarà solo un parco ma piuttosto un progetto che riuscirà a ridare dignità alla giustizia barese, che nel mandato Decaro ha toccato il fondo quando i processi sono stati celebrati nelle tende, dopo la dichiarazione di inagibilità della sede di via Nazariantz. Le questioni irrisolte sono tante, e tante sono anche le "pretese" dei cittadini per i quali questi progetti sono importanti, ma allo stesso tempo è importante vedere le strade dei propri quartieri rimesse in sesto. L'erede di Decaro dovrà avere bene a mente tutto questo.
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