Aveva un tumore al dito della mano: al Policlinico intervento di rimozione senza amputazione

Aveva un tumore al dito della mano: al Policlinico intervento di rimozione senza amputazione
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 11:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:23

Hanno rimosso la falange del terzo dito della mano di un adolescente di 11 anni per rimuovere un tumore aggressivo e poi l'hanno ricostruita. Il delicato intervento è stato portato a termine al Policlinico di Bari, dove al piccolo era stata diagnosticata una grave forma di tumore, il 'Sarcoma di Ewing', localizzato appunto nella falange del terzo dito della mano. Il trattamento chirurgico "classico" avrebbe previsto l'amputazione dell'intero dito. Grazie a un approccio multidisciplinare e innovativo con un'operazione chirurgica di otto ore, invece, è stata rimossa la falange nella sua totalità per asportare il tumore, ed è stata innestata una falange dalla banca dell'osso con la micro vascolarizzazione dei tessuti e ricostruzione dell'articolazione.

Il Policlinico eccellenza pugliese

«Un lungo percorso diagnostico e terapeutico svolto interamente a Bari ha evitato al piccolo paziente e alla sua famiglia i disagi e le spese di una complessa terapia fuori regione», spiega il dottor Umberto Orsini, referente per l'ortopedia oncologica dell'unità operativa di ortopedia e traumatologia dell'ospedale universitario barese.

In sala operatoria si sono alternati i chirurghi ortopedici pediatrici del Giovanni XXIII, i chirurghi plastici e ortopedici del Policlinico di Bari, il dottor Roberto Biagini, oncologo ortopedico dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma e della dottoressa Alessia Pagnotta dell'Ospedale Israelitico di Roma. «Sono diversi anni che al Policlinico - afferma il direttore dell'unità operativa di ortopedia e traumatologia del Policlinico di Bari, Biagio Moretti - abbiamo dato un forte impulso al trattamento dei tumori dell'apparato muscolo scheletrico per dare l'opportunità agli abitanti della Puglia e delle regioni del Sud, di curarsi 'a casa proprià con le giuste professionalità, evitando trasferte complesse e costose».

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