Multato mentre cerca la moglie malata. Ma il sindaco spiega: «Non aveva spiegato nulla agli agenti»

Multato mentre cerca la moglie malata. Ma il sindaco spiega: «Non aveva spiegato nulla agli agenti»
Multato mentre cerca la moglie malata. Ma il sindaco spiega: «Non aveva spiegato nulla agli agenti»
di Alfonso SPAGNULO
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Giovedì 24 Agosto 2023, 21:39 - Ultimo aggiornamento: 21:40

Una passeggiata costata cara a un cittadino di Triggiano, Michele D’Elia, quella dell’altro ieri a Fasano che si è visto appioppare una multa da solerti agenti di Polizia locale per aver sostato per pochi secondi sulle strisce pedonali. L’uomo, in compagnia della moglie, affetta da Alzheimer, aveva pensato di trascorrere uno scorcio di vacanza nella città dello Zoosafari. 

Volendo portare un dono al nipotino si è fermato in un’edicola in via San Francesco, in pieno centro a Fasano, ma non essendoci parcheggio ha lasciato l’auto sulle strisce pedonali. 

Il racconto

«Sono entrato in edicola uscendone qualche attimo dopo – spiega D’Elia – e mi sono accorto che mia moglie era scomparsa. Chiaramente mi sono spaventato e ho lasciato l’auto aperta e mi sono messo alla sua ricerca trovandola poco dopo. Ma al mio ritorno all’auto ho visto due agenti di Polizia locale che mi avevano verbalizzato per la sosta sulle strisce pedonali. Ho spiegato la situazione ma non c’è stato nulla da fare». 
Michele D’Elia si è così recato il giorno dopo al comando di Polizia locale a Fasano e ha chiesto della comandante Maria Rosaria Speciale.

Ma l’ufficiale non era al comando e così il triggianese ha nuovamente spiegato la situazione sottolineando come la sua consorte fosse malata di Alzheimer e che la malattia non gli permettesse più di essere autonoma avendo anche difficoltà di orientamento spaziale. «Non c’è stato verso – dice ancora D’Elia – e ho dovuto pagare la multa di 60 euro dato che ho deciso di regolarizzare la cosa entro i 5 giorni avendo lo sconto sulla cifra». 

Dopo di che, però, ha deciso di rendere pubblico quanto accaduto. «Io non contesto la multa perché so di aver sbagliato a parcheggiare sulle strisce pedonali – ammette – ma i vigili urbani avrebbero potuto avere più elasticità nel loro comportamento. Se mia moglie non fosse uscita dall’auto mi sarei spostato velocemente e non sarebbe accaduto nulla ma in quel momento, non vedendola in auto, il mio primo pensiero è stato per lei. Ho deciso quindi di parlare perché questo non capiti ad altri. Ci sono situazioni in cui chiudere un occhio non vuol dire non fare il proprio dovere». La comandante Speciale non ha inteso replicare sulla questione.
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria: «Ho verificato la questione del verbale. Come immaginavo, non è andata assolutamente come detto dall’utente. Non ha minimamente riferito la circostanza della moglie, anzi ha detto solo di aver lasciato la vettura sulle strisce per acquistare le figurine per il nipote». 

Occorre però sottolineare che da qualche mese a Fasano vige tolleranza zero per quanto concerne questo tipo di infrazioni e che gli agenti, oltre al controllo in prima persona, stanno utilizzando anche dispositivi elettronici per rilevare le infrazioni al codice della strada. A parziale scusante gli agenti non potevano conoscere a priori la situazione del triggianese e in cuor loro hanno pensato di fare soltanto il proprio dovere.

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