Nudo e legato con alcune corde a un mattone il cadavere recuperato in mare.
Disposta l'autopsia con l'esame del Dna

Nudo e legato con alcune corde a un mattone il cadavere recuperato in mare. Disposta l'autopsia con l'esame del Dna
di Attilio PALMA
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Mercoledì 25 Maggio 2016, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 17:55

Potrebbe essere di Paolo Dragone, l’impiegato comunale di Monopoli di cui non si hanno più notizie dal 19 maggio scorso, il corpo rinvenuto da un sub ieri pomeriggio sul fondale a cinque miglia dalla costa di Cala Corvino.

Il pm del Tribunale di Bari, Bruna Manganelli, ha disposto l'autopsia sul corpo che era a circa tre metri di profondità. Era completamente nudo e avvolto da numerose cime, una delle quali era legata ad un mattone forato che serviva da zavorra per tenere il cadavere sott'acqua. Sull'identità della vittima non vi è finora alcuna certezza e il medico legale che compirà l'autopsia, Alessandro Dell'Erba, dovrà compiere l'esame del Dna. Solo i successivi accertamenti potranno quindi chiarire la sua identità e le cause del decesso.

La scomparsa di Dragone si è ipotizzato sia legata al suicidio di Enrico Galati, 47enne di Melissano, ma da anni residente tra la Germania e Monopoli per ragioni di lavoro, che con l’impiegato pare avesse avuto una storia poi finita. L’uomo, dove aver parcheggiato il furgoncino, un Fiat Qubo (sono in corso le analisi scientifiche), preso a noleggio in aeroporto, si è gettato domenica mattina sotto un treno in corsa.

Galati su Facebook aveva lasciato un post di addio, annunciando che aveva deciso di suicidarsi. Sul pianerottolo dell’abitazione di Dragone la collaboratrice domestica aveva notato alcune macchie di sangue e una scarpa, ora al vaglio dei carabinieri del Ris.

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