Morti per amianto, a giudizio gli ex dirigenti dell'Ansaldo Caldaie

Morti per amianto, a giudizio gli ex dirigenti dell'Ansaldo Caldaie
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Martedì 26 Aprile 2016, 18:10
Il gup del Tribunale di Bari Marco Galesi ha rinviato a giudizio gli 11 imputati nel procedimento sulla morte di sette ex lavoratori dello stabilimento Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle, deceduti a causa dell'esposizione alle polveri di amianto. Al termine dell'udienza preliminare il giudice ha dichiarato la prescrizione di due imputazioni relative a fatti risalenti al 2002 e 2004 e ha disposto il processo per le altre contestazioni per i reati di omicidio colposo e disastro colposo.

Secondo l'accusa i decessi, gli ultimi risalenti al 2013, sarebbero stati causati dalla presenza di polveri di amianto a contatto con gli operai e, dagli accertamenti svolti dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri, sarebbero state violate per decenni le norme sulla gestione delle polveri e dei materiali contenenti amianto che venivano lavorati nella fabbrica.

Gli imputati rinviati a giudizio sono gli ex legali rappresentanti dell'azienda, gli ex responsabili della fabbrica pugliese e gli allora medici addetti allo stabilimento. Nel processo si sono costituiti parti civili i familiari delle sette vittime decedute dopo anni di esposizione all'amianto all'interno dell'azienda specializzata nella produzione di generatori di vapore e centro di ricerca combustione.

Il processo inizierà il prossimo 30 novembre dinanzi al Tribunale Monocratico di Bari. 
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