Uccide la moglie, poi tenta il suicidio lanciandosi dal terzo piano: arrestato un 40enne

Uccide la moglie, poi tenta il suicidio lanciandosi dal terzo piano: arrestato un 40enne
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Giovedì 3 Novembre 2016, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Mesi di litigi e maltrattamenti culminati, questa mattina, in 10 coltellate fatali. L'ennesima storia di femminicidio arriva da Bitonto, comune a circa 20 chilometri a nord di Bari. L'uomo, il 40enne Mustafà Ouslati, di origini tunisine, ha ammazzato la moglie, la 29enne di Bitonto, Maria Grazia Cutrone, colpendola prima alle spalle e poi, con altri 9 fendenti, all'addome usando un coltello da cucina con una lama da 20 centimetri.
Ha poi tentato il suicidio, lanciandosi dal terzo piano della casa in via Nacci a Bitonto, dove la coppia abitava con i tre figli di 8, 6 e 4 anni, da alcuni mesi ospiti della madre di lei. In casa, al momento dell'aggressione, c'era il bambino piu' piccolo. Il bimbo giocava nella stanza accanto quando il padre ha accoltellato la mamma uccidendola. Gli altri due erano appena usciti per andare a scuola. Il folle gesto è stato l'epilogo di mesi di litigi, testimoniati anche dai racconti dei vicini di casa che sentivano le urla di lei e i pianti dei bambini. L'ultimo soltanto ieri sera, quando la donna è andata con i tre figli dai Carabinieri, la cui caserma è proprio di fronte alla casa, chiedendo aiuto. Animi sedati grazie all'intervento dei militari dell'Arma e la decisione di non sporgere denuncia. I litigi, stando ai racconti di parenti e conoscenti, riguardavano soprattutto questioni economiche. Lui, bracciante agricolo, spesso non lavorava e lei si arrangiava facendo saltuariamente la badante o le pulizie. Nell'appartamento della mamma di lei si erano trasferiti dopo aver ricevuto lo sfratto dalla casa in cui prima abitavano. Stamattina una nuova lite e l'aggressione finita in tragedia.
Il 40enne, dopo aver ucciso la moglie, si è lanciato dal balcone. Ad accorgersi di quanto era accaduto e' stato un passante che ha subito chiamato i Carabinieri. All'arrivo dei militari la donna era già morta. Ouslati è stato invece soccorso e portato in ospedale al Policlinico di Bari dove è attualmente piantonato, in stato di arresto, con l'accusa di omicidio volontario. I medici dicono che e' in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita. Sul luogo del delitto, oltre a Carabinieri e al personale del 118, si e' recato il pm di turno del Tribunale di Bari che coordina le indagini, Antonino Lupo, e che disporra' l'autopsia sul corpo della vittima.

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