Diventa madre a 12 anni, il papà del bimbo ne ha 14
E' pugliese la famiglia più giovane d'Italia

Diventa madre a 12 anni, il papà del bimbo ne ha 14 E' pugliese la famiglia più giovane d'Italia
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Domenica 20 Novembre 2016, 19:14 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 11:35
A soli 12 anni una ragazzina è diventata madre di un bimbo che pesava alla nascita quasi tre chilogrammi. Il parto, con taglio cesareo, è avvenuto alcuni giorni fa in una clinica privata di Bari e del fatto dà notizia il giornale on line "Quotidiano Italiano" (edizione di Bari), il quale aggiunge che la neomamma frequenta la scuola media, così come il padre del bambino, che non ha ancora compiuto 14 anni.

Sulla vicenda non sono stati resi noti particolari per tutelare la privacy del neonato e dei genitori minorenni. Del fatto è stata comunque informata la Procura della Repubblica del tribunale per i minorenni.
C'è un rapporto tra i preadolescenti e la sessualità drammaticamente sempre più precoce, orientato dall'assenza totale degli adulti rispetto a percorsi seri di educazione alla sessualità, a partire dal mondo della scuola ma anche delle famiglie". Il Garante per i Minori della Regione Puglia, Rosi Paparella, interviene nel dibattito legato alla storia de due adolescenti baresi diventati genitori, non entrando nel merito della specifica vicenda ma facendo una riflessione sul tema della "genitorialita' cosi' precoce che e' sconvolgente nella vita di un minorenne, senza contare gli esiti sui figli". La mamma del bambini nato in una clinica privata di Bari ha 12 anni, il padre ha 14 anni: entrambi frequentano la scuola media. Secondo il Garante "anche l'accesso libero a materiale pornografico modella i comportamenti schiacciando l'infanzia, spingendo a comportamenti del tutto inadeguati". "Credo che sia urgente stabilire, a livello nazionale, - dice Paparella - nuovi percorsi di accompagnamento rispetto all'arretramento in ambito educativo. La solitudine in cui questi ragazzi vivono li espone a rischi ed esperienze non consone rispetto alla capacita' di gestirle ed elaborarle. Questa storia e' un altro campanello di allarme. A maggio - ricorda il Garante - e' stato presentato un rapporto sull'uso di stupefacenti. Degli oltre 6mila studenti intervistati in forma anonima, il 20 per cento ha dichiarato di aver avuto la prima esperienza sessuale senza preparazione e protezione, riferendo spesso di averla vissuta con disagio e di essersene poi pentiti". L'appello di Rosi Paparella è rivolto agli adulti, «ad essere presenti e a non lasciare soli questi ragazzi". Sulla storia barese che coinvolge una neo mamma 12enne e un neo papa' 14enne, "il Tribunale per i Minori - dice il Garante - dovra' provvedere a definire dispositivi di tutela sia nei confronti del neonato sia dei due minori, con percorsi di sostegno anche alle famiglie, disponendo l'affido ai nonni e con il coinvolgimento dei servizi sociale chiamati a monitorare nel tempo tutto il sistema di tutela»
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