Bari, ai mercati torna la merce in esposizione fuori dai box, ma con delle limitazioni. Le regole

Accolta la richiesta degli operatori che rischiavano di essere multati

Bari, ai mercati torna la merce in esposizione fuori dai box, ma con delle limitazioni. Le regole
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Giovedì 5 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 7 Ottobre, 13:00

Dopo le polemiche e proteste, il Comune di Bari ha accolto la richiesta degli operatori e con una ordinanza ha regolamentato l’esposizione della merce al di fuori dei box nei mercati coperti. Il caso era scoppiato per la struttura di Santa Scolastica ma vale per tutte. La questione era scoppiata in seguito alla segnalazione dei mercatali che temevano di essere sanzionati dopo che, nelle scorse settimane, la polizia locale aveva provveduto ad avvisare gli stessi operatori che se non avessero esposto la merce solo all’interno dei box sarebbero stati multati. Una questione che aveva messo in allerta gli operatori, molti dei quali realmente impossibilitati ad esporre all’interno dei box a causa di spazi angusti e mancanza di adeguata aerazione. 

L'ordinanza


L’ordinanza, datata 3 ottobre, recepisce le richieste fatte dai mercatali in un incontro tenutosi la scorsa settimana con l’assessore Carla Palone, e stabilisce che venga concessa ai titolari l’autorizzazione «ad occupare il fronte dei loro box per uno spazio profondo 0,80 metri, comprensivo di una linea di colore bianco di 0,20 metri, mediante banchi alti almeno 0,50 metri, per esporre la propria merce da mettere in vendita».

Tale possibilità viene però concessa a patto che vengano rispettare alcune condizioni, ovvero che venga delimitato «a cura di ciascun operatore commerciale, entro sette giorni dall’adozione del presente atto, lo spazio autorizzato pari a 0,80 metri mediante una linea di colore bianco di 0,20 metri all’interno dell’area di cui sopra, oltre la quale l’occupazione non potrà sporgere», oltre al fatto che i banchi devono essere riposti, al termine delle operazioni di vendita, all’interno dei box «non potendo gli stessi essere custoditi in aree comuni».

La decisione

La decisione di regolamentare la situazione risulta legata al fatto che per molto tempo la gestione della stessa è stata affidata al buonsenso, ma negli ultimi tempi alcuni operatori avevano “esagerato” portando alla necessità di mettere nero su bianco ciò che si può e ciò che non si può fare. Stando a quanto si legge nell’ordinanza, infatti, la stessa segue la richiesta ufficiale di circa i due terzi degli operatori di «poter esporre la propria merce per 0,80 mt fuori dagli spazi assegnati, al fine di favorirne la vendita in un periodo di crisi dei consumi che sta colpendo le imprese del commercio al dettaglio». Per stabilire le norme che ora andranno a regolamentare l’occupazione di spazio all’esterno dei box si è fatto riferimento al “Regolamento di disciplina delle attività commerciali su aree pubbliche”, contenuto nel Documento strategico del commercio, considerando comunque il fatto che «i corridoi del mercato coperto di “Santa Scolastica” sono parti comuni di lunghezza media di metri 7,20 metri e che la riduzione della superficie richiesta non rappresenta un pericolo per l’incolumità degli avventori e non pregiudica in alcun modo le vie di esodo dal mercato». Da ordinanza, ora, saranno sanzionati coloro che esporranno la merce senza aver provveduto a realizzare la linea di delimitazione. 
Inoltre, coloro che saranno sorpresi per due volte a superare il limite concesso rischiano la revoca dell’autorizzazione ad esporre all’esterno. Soddisfazione per questa ordinanza arriva da Confersercenti. «L’ordinanza ci soddisfa – dichiara Franco Milella di Anva Confesercenti Bari, nonché operatore nello stesso mercato - perché è un segnale di ascolto da parte dell’amministrazione comunale. Ho lavorato incessantemente per ottenere questo risultato. C’era chi esagerava nell’esposizione dei propri prodotti, e se tutti rispettassero la regola degli 80 centimetri i problemi non sussisterebbero». In merito alla questione, Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Bari-Bat, aggiunge: «C’era una situazione ai limiti della concorrenza sleale tra chi rispettava il limite e chi no. Siamo intervenuti come Confesercenti Bari, attraverso il nostro referente provinciale Anva, Franco Milella, per cercare una mediazione. Bisognava trovare un compromesso e finalmente questa concertazione ha visto la luce». 

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