Allarme bomba: è psicosi terrorismo

Allarme bomba: è psicosi terrorismo
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Domenica 17 Luglio 2016, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 15:45
E’ psicosi anche in Puglia, dopo i fatti di Nizza. E dopo la serie di attentati di matrice terroristica che sono stati realizzati in Francia, in Belgio e in altre parti del mondo. Capita così che un allarme bomba come potrebbero scattarne a decine, crea situazioni di panico. Ancor più se annunciato in un centro commerciale. È il caso dell’ipermercato Bariblu di Triggiano, alle porte di Bari, strapieno di gente ieri pomeriggio. Una giornata dal tempo incerto in cui molta gente che sarebbe andata al mare si è riversata nei mega contenitori di negozi per fare shopping.
Attorno alle 17.30 una telefonata anonima ha annunciato la presenza di una bomba. Per eccesso di cautela, oltre che per consentire ad artificieri e forze dell’ordine di effettuare tutti i controlli sull’eventuale presenza di esplosivo, la struttura è stata fatta evacuare.

Dagli altoparlanti una voce ha richiesto alla folla di lasciare il centro commerciale. L’attenzione usata per evitare allarmismi non è servita a evitare scene di panico. I clienti di Bariblu si sono riversati all’esterno. Alcuni genitori, nella foga di guadagnare l’uscita, hanno anche smarrito i propri figli. La siutazione è rientrata solo intorno alle 19.30, quando è stato acclarato che non c’era nulla di deflagrante nel grande magazzino che, tuttavia, non ha riaperto. Ma solo per via dell’ora ormai tarda. Tornerà tutto alla normalità questa mattina, dopo le 12, secondo gli orari prestabiliti.
L’onda lunga della paura, del terrore seminato in Costa azzurra, a due passi dal confine italiano, ha raggiunto il tacco d’Italia. E probabilmente anche tutte le altre periferia dell’Europa. Impresse nella mente di tutti sono le immagini del tir impazzito che tra la folla miete decine di vittime, ferisce centinaia di persone. Travolge passeggini, uccide perfino gli innocenti. L’attentato di Nizza è stato rivendicato dall’Isis, l’angoscia per l’iprevedibilità dell’azione del Califfato nero finisce per annidarsi anche in quelle parti del mondo in cui appare meno probabile un azione terroristica.

All’indomani della strage di Nizza, il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha inviato una nota ai prefetti e ai questori per chiedere un’intensificazione dei controlli. Non è mutato il livello d’allarme nazionale, elevato allo step numero 2 dopo i fatti di Parigi del novembre scorso. Nelle prefetture si sono riuniti d’urgenza i comitati per l’ordine e per la sicurezza pubblica, deputati a stabilire come organizzare i servizi di prevenzione.
Alle forze dell’ordine è stato chiesto di osservare con particolare sensibilità quel che accade nei luoghi di maggiore aggregazione. Negli aeroporti, nei porti. Ma anche nei teatri, nei posti in cui si svolgono i concerti e anche - è espressamente precisato - nei centri commerciali.
La tensione è alle stelle, ovunque. I media hanno diffuso immagini scioccanti. E così, quello che in passato sarebbe stato un ordine di evacuazione osservato con serenità dal popolo dello shopping domenicale, è divenuto fonte di particolare angoscia.

I carabinieri stanno indagando sull’accaduto. Quel che si sa, al momento, è che un uomo ha telefonato al centro commerciale annunciando la presenza di un ordigno. La suggestione collettiva ha fatto sì che in molti, convinti che potesse trattarsi di un attentato terroristico, udissero anche quel che non c’è stato: qualcuno infatti ha segnalato degli spari, ma nessuna arma da fuoco è stata azionata, al Bariblu. Mentre le centinaia di clienti correvano via a gambe levate, gli artificieri hanno effettuato l’ispezione, come da protocollo. E’ risultato che all’interno del centro commerciale non c’era nulla di cui temere. Resta l’incognita sulle ragioni dell’insolita telefonata. Forse uno scherzo, di pessimo gusto. Una goliardata su cui vi sono accertamenti. Si procede a carico di persone non identificate per procurato allarme.

 
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