Agguato durante la festa del santo patrono: tre arresti, anche il ferito

Agguato durante la festa del santo patrono: tre arresti, anche il ferito
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Martedì 14 Giugno 2016, 10:03
I Carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno eseguito tre arresti nell'ambito delle indagini, coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro, sul tentato omicidio di Andrea De Giglio, di 31 anni, avvenuto in via Trevisani nel primo pomeriggio del 7 maggio scorso nei pressi di un albergo cittadino, durante i festeggiamenti in onore di San Nicola, patrono della citta'. Gli arrestati sono la stessa vittima del ferimento, l'autore del tentato omicidio, Emanuele Sedicina, di 20 anni, e Massimo Iacobbe, di 45 anni, che per i carabinieri aiuto' De Giglio a disfarsi della pistola con la quale rispose al fuoco del suo aggressore. Una sequenza ripresa dalle telecamere di videosorveglianza della zona, tra cui quelle dell'hotel, dove uno dei bersagli dei colpi di pistola si rifugio' per salvarsi. L'ordinanza di custodia cautelare e' stata firmata dal gip del tribunale di Bari Giovanni Anglana.
Dalle indagini e' emerso che prima dei colpi d'arma da fuoco, a cui la vittima del ferimento rispose con la pistola che aveva con se', ci sarebbe stato un litigio tra due gruppi legato a precedenti dissidi avvenuti all'interno del mercato coperto di via Nicolai e, nel pomeriggio del 7 maggio, degenerati prima in aggressioni fisiche e poi in colpi di pistola. Il primo ad estrarre la pistola sarebbe stato Sedicina, che risponde di duplice tentato omicidio perche' avrebbe raggiunto e sparato due colpi alle spalle di De Giglio e poi, pistola in pugno, avrebbe cercato di fare altrettanto nei confronti di un uomo di 46 anni, amico di De Giglio, anche lui con precedenti penali e coinvolto nella lite. Il 46enne, pero', riusci' a sfuggire alla morte trovando rifugio all'interno di un hotel dove, sfondando una vetrata, semino' confusione tra i clienti fino a trovare riparo in una camera. De Giglio, dal canto suo, dopo essere stato ferito, avrebbe avuto la forza e la prontezza di reagire estraendo una pistola e facendo fuoco contro Sedicina il quale, trovandosi dall'altra parte della strada, non venne colpito, forse 'protetto' dalle auto parcheggiate che forse gli fecero da scudo. Mentre per Sedicina le accuse sono di duplice tentato omicidio e porto abusivo d'arma da fuoco, De Giglio risponde di violazione della sorveglianza speciale, porto abusivo di arma ed esplosioni pericolose. Per Iacobbe, infine, le manette sono scattate per favoreggiamento in quanto avrebbe preso in carico la pistola usata da De Giglio per rispondere al fuoco, nascondendola sotto un'auto in via Garruba.
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