Unicredit sotto attacco hacker: violati i dati di 400 mila clienti

Unicredit sotto attacco hacker: violati i dati di 400 mila clienti
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 26 Luglio 2017, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 19:55
UniCredit ha comunicato di aver subito un'intrusione informatica ai dati di 400.000 clienti italiani relativi solo a prestiti personali. Non sono stati acquisiti dati per l'accesso ai conti o che permettano transazioni non autorizzate. Potrebbe invece essere avvenuto l'accesso ad alcuni dati anagrafici e ai codici Iban. UniCredit ha informato le autorità, a annuncia un esposto alla Procura di Milano.

UniCredit ha sottolineato che l'intrusione «è avvenuta attraverso un partner commerciale esterno italiano». Secondo le risultanze della banca, una prima violazione sembra essere avvenuta nei mesi di settembre e ottobre 2016, mentre è stata appena individuata una seconda intrusione avvenuta nei mesi di giugno e luglio 2017.

La banca «ha immediatamente adottato tutte le azioni necessarie volte ad impedire il ripetersi di tale intrusione informatica», e ha messo a disposizione il numero verde dedicato 800 323285 per i clienti che desiderino ulteriori informazioni. Il personale della propria filiale di riferimento è a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione. La banca contatterà i clienti interessati mediante canali di comunicazione specifici. Per ragioni di sicurezza non verranno utilizzate la posta elettronica o le telefonate dirette. «La tutela e la sicurezza dei dati dei propri clienti sono per UniCredit una assoluta priorità e nell'ambito del recente piano industriale Transform 2019 il gruppo sta investendo 2,3 miliardi di euro per rafforzare e rendere sempre più efficaci i propri sistemi informatici».

La Procura di Milano ha aperto un'indagine per ora carico di ignoti per accesso abusivo al sistema informatico e violazione della privacy.
L'inchiesta è coordinata dai pm Alberto Nobili, responsabile del pool antiterrorismo deputato ad occuparsi anche di 'cybercrimè, e dal collega Enrico Pavone i quali hanno delegato la Polizia Postale ad effettuare gli accertamenti sull'intrusione relativa ai prestiti personali degli utenti e l'accesso ad alcuni dati anagrafici e codici Iban.
© RIPRODUZIONE RISERVATA