Ilva: dopo la morte di Campo, i commissari
convocano i sindacati mercoledì a Roma

Ilva: dopo la morte di Campo, i commissari convocano i sindacati mercoledì a Roma
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Sabato 17 Settembre 2016, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 18 Settembre, 17:29

E' arrivata la risposta dei commissari Ilva dopo l'incidente all'Afo4 costato la vita a Giacomo Campo, 25enne operaio della ditta d'appalto Steel Service. Il giovane era rimasto schiacciato tra il nastro trasportatore ed il rullo per cause in fase di accertamento. I commissari straordinari Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba, facendo seguito a quanto anticipato ieri dal Viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, hanno convocato tutte le sigle sindacali nazionali e regionali per un tavolo di confronto che si terrà a Roma mercoledì prossimo, 21 settembre, alle ore 18.

L’obiettivo dell’incontro è quello di proseguire il confronto sulla gestione ordinaria e straordinaria dello stabilimento, dagli interventi di manutenzione ai temi relativi alla sicurezza, anche alla luce del tragico incidente verificatosi nelle ultime ore.
 
I commissari straordinari di Ilva in amministrazione straordinaria "continuano ad assicurare - si legge in una nota - la massima collaborazione a tutte le autorità competenti affinché siano chiarite quanto prima le cause dell’incidente e siano accertate tutte le responsabilità".
 
Secondo la versione dell'azienda, a proposito dell'incidente di ieri, non vi è stato il crollo di alcun carrello né alcun cedimento strutturale, mentre i sindacati parlano di un problema meccanico.

«E' possibile - sostengono fonti della Fiom Cgil - che il contrappeso, quando è stato tolto il minerale, non sia stato tirato su, consentendo al rullo di muoversi e di trascinare l'operaio. Attendiamo gli esiti degli accertamenti, ma il lavoratore per noi doveva trovarsi non li' ma oltre il passamano». L'area in cui è avvenuto l'incidente è stata interdetta dalla magistratura, che ha aperto una inchiesta per stabilire l'esatta dinamica e accertare le responsabilità». 

E per il 21 settembre è stato indetto uno sciopero generale nazionale dei metalmeccanici, che si fermeranno un'ora.  

Dario Stefàno (Misto): commissariamento obbligo morale - "Se guardiamo indietro, quello odierno non e' un caso isolato. Anzi, la frequenza con cui si verificano gli incidenti mortali e' diventata preoccupante. Quando il governo ha deciso di commissariare lo stabilimento in Puglia, credo lo abbia fatto per dedicare attenzione particolare alla vicenda tarantina e per offrire puntuali garanzie, anche e soprattutto in termini di sicurezza. Il commissariamento non e' solo un mero atto amministrativo ma deve portare con se' l'obbligo morale verso gli impegni assunti". E' il commento del senatore Dario Stefàno (Misto), alla notizia dell'incidente avvenuto stamattina all'interno dell'Ilva nel quale ha perso la vita l'operaio venticinquenne Giacomo Campo. "Il governo - continua Stefàno - deve sentire addosso la responsabilita' dell'impegno preso nei confronti del territorio di Taranto e di uno dei piu' importanti poli siderurgici d'Europa. E, come abbiamo sempre ribadito, non sono piu' sufficienti set di decreti bandiera ma occorre la volonta' vera di cambiare il destino di una citta'. Non ne possiamo piu' di piangere vite spezzate durante il lavoro e non ne possono piu' i lavoratori che hanno perso da troppo tempo la serenita'". "Per il resto - conclude Stefàno - questa vicenda fa piombare ancora il buio su Taranto e procura rabbia doppia se pensiamo che la vittima e' un giovane di 25 anni. Alla sua famiglia va il mio piu' sentito cordoglio con l'impegno a vigilare affinche' si faccia presto chiarezza su questa ennesima tragedia".

Cor: «Rabbia per ennesima tragedia» - "Morire a soli 25 anni sul lavoro e' una tragedia. Morire nell'Ilva aggiunge alla tragedia la rabbia per il verificarsi dell'ennesimo incidente in una delle piu' grandi acciaierie italiane ed europee, da quattro anni commissariata dal Governo nazionale e gestita a colpi di decreti dal nome che sa di beffa 'Salva Ilva'". Lo affermano in una nota i consiglieri regionali di Cor (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola). "Apprezziamo le parole di cordoglio del ministro all'Ambiente Galletti, cosi' come la voglia di confronto del vice ministro Bellanova, ma essendo loro i diretti protagonisti della nuova gestione del siderurgico - aggiungono i consiglieri - e' giusto che alle parole aggiungano dei fatti ma, soprattutto maggiori controlli". "Come gruppo regionale Conservatori e Riformisti - aggiungono - siamo stati fra i primi a porre in Regione Puglia l'attenzione sull'azienda e sui problemi ambientali e occupazionali, ma ogni giorno continuiamo a raccogliere denunce di operai e dipendenti dell'Ilva e dell'indotto che sostengono che l'amministrazione Riva era piu' tempestiva nel soddisfare le richieste di sicurezza sul lavoro e ambientale che giungevano. Ora le segnalazioni di disfunzioni rimangono inevase o soddisfatte con grande ritardo con gravi rischi per chi lavora". "Il presidente Emiliano che oggi si indigna - concludono - ci dia una mano a capire se la situazione e' davvero questa all'interno del siderurgico invece che riempirsi la bocca di progetti anti-renziani".

Il Capo dello Stato - "Ogni morte sul lavoro costituisce una ferita per l'Italia e una perdita irreparabile per l'intera società. Non è ammissibile che non vengano adeguatamente assicurate garanzie e cautele per lo svolgimento sicuro del lavoro". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una dichiarazione rilasciata dopo aver appreso la triste notizia degli incidenti sul lavoro che hanno provocato, a Taranto e a Roma, la morte di due operai.

   

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