Sydney, blitz della polizia libera gli ostaggi: 3 morti e 3 feriti. Ucciso anche l'attentatore

Sydney, blitz della polizia libera gli ostaggi: 3 morti e 3 feriti. Ucciso anche l'attentatore
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Lunedì 15 Dicembre 2014, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 08:33

Terrore Isis a Sydney. Sono 17 le persone tenute per oltre 16 ore in ostaggio da un uomo armato in una cioccolateria della Lindt.

Una bandiera islamica nera, riconducibile alla fazione siriana jihadista di Al Nusra, è stata affissa a una finestra del locale ma il sequestratore ha chiesto che gli venisse portata una bandiera dell'Isis. L'uomo avrebbe piazzato due bombe nel locale e altre due all'esterno. L'amministratore delegato della Lindt Australia, Steve Loane ha detto che i dipendenti del locale sono 10.

Il blitz della polizia La polizia ha effettuato un blitz nel bar, liberando gli ostaggi.

Il blitz è iniziato quando un gruppo di sei ostaggi è riuscito a fuggire. Si sono sentiti colpi di arma da fuoco per almeno 60 secondi. Al termine dell'assedio i paramedici sono entrati nella caffetteria, portando via delle persone in barella.

Almeno tre persone, fra cui il sequestratore, sarebbero rimaste uccise, mentre altre tre sarebbero ferite. Fra queste ultime, che verserebbero in condizioni critiche, ci sarebbe anche un poliziotto. Lo riferisce la Cnn citando la tv australiana 7 News.

A quanto riferisce la polizia australiana, citata dalla Bbc, sarebbero un uomo di 34 anni e una donna di 38 gli ostaggi rimasti uccisi. Secondo quanto riporta SkyNews, che cita i media australiani, l'attentatore avrebbe ucciso uno degli ostaggi prima che la polizia piombasse nel locale e lo uccidesse.

Dopo il blitz alcune persone sono state portate via a braccia dagli agenti. Una in particolare è stata rianimata subito fuori dal locale e caricata su una barella. Al momento comunque non c'è un bilancio ufficiale sull'accaduto.

Un robot antibomba manovrato dagli artificieri è stato mandato in azione nel caffè a caccia di possibili ordigni.

Gli ostaggi Cinque degli ostaggi erano stati liberati e sono usciti correndo da una porta laterale della cioccolateria dove sei ore prima è avvenuta la cattura. Non sono feriti, ma uno sarebbe stato portato in ospedale. L'uomo costringe gli ostaggi - a turno - a stare davanti alla vetrina del locale: lo riporta un giornalista dell'emittente tv 7News, la cui sede si trova davanti al locale. Secondo i media locali, un uomo è stato visto attraverso le vetrine del caffè: ad un certo punto, avrebbe usato un ostaggio come scudo umano. Due radio locali e due tv hanno ricevuto telefonate da persone sequestrate nella cioccolateria che hanno detto di chiamare per conto del sequestratore.

Le richieste del sequestratore L'uomo armato ha chiesto alla polizia una bandiera dello Stato Islamico in cambio della liberazione di altri ostaggi: lo scrive il The Sydney Morning Herald, che cita un esponente della comunità musulmana. Non solo: l'uomo ha chiesto di parlare con il premier australiano Tony Abbott.

La bandiera islamica Martin Place, una piazza del quartiere degli affari di Sydney, è stata chiusa alla circolazione, e numerosi poliziotti hanno circondato la cioccolateria della Lindt. Le immagini televisive hanno mostrato una bandiera nera con scritte islamiche in bianco sistemata su una finestra dell'edificio. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito forti detonazioni somiglianti a colpi di arma da fuoco. Secondo i media sarebbero una ventina le persone prese in ostaggio da almeno due uomini armati.

Tensione Le immagini televisive hanno mostrato gli uomini delle forze dell'ordine con armamento pesante puntare le armi da fuoco in direzione del locale. Patrick Byrne, un produttore della catena televisiva Channel Seven, la cui redazione è situata di fronte alla cioccolateria, ha detto che i dipendenti dell'emittente ha visto la cattura degli ostaggi svolgersi sotto i loro occhi. «Ci siamo precipitati alla finestra e abbiamo avuto la visione scioccante e agghiacciante di persone alzare le mani di fronte ai vetri del locale» hanno detto alla televisione Australian Broadcasting Corporation.

Il governo Il premier australiano Tony Abbott ha subito convocato il Comitato di sicurezza nazionale riunendo i componenti del suo governo e i consiglieri della sicurezza. «Si tratta evidentemente di un avvenimento inquietante ma tutti gli australiani devono essere rassicurati sul fatto che le forze dell'ordine e della sicurezza sono ben addestrate e agiscono in maniera professionale» ha detto Abbott.

All'Opera La situazione al teatro dell'Opera di Sydney, invece, è tornata alla normalità dopo l'«incidente» registrato oggi che ha portato all'evacuazione dell'edificio: lo ha reso noto il capo della polizia dello Stato del Nuovo Galles del Sud, Andrew Scipione. Il teatro dell'Opera è «ritenuto sicuro», ha detto Scipione, senza spiegare se l'«incidente» fosse legato alla presa degli ostaggi nel bar della Lindt nel centro di Sydney. Lo scrive il quotidiano australiano Daily Telegraph.

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