Strage a Napoli, un passante: «Colpito alla testa di striscio, sono nato una seconda volta»

Il luogo della strage (Alessandro Pone, newfotosud)
Il luogo della strage (Alessandro Pone, newfotosud)
di Giuseppe Crimaldi
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Venerdì 15 Maggio 2015, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 18:30
NAPOLI - Pasquale insieme con un amico stava camminando per via Napoli quando ha sentito un forte bruciore alla testa.

«Abbiamo sentito cinque colpi - racconta - quasi in successione ritmica. Poi sono stato colpito». Per fortuna il colpo è stato soltanto di striscio. «SI, è vero, oggi mi sento come se fossi nato una seconda volta. Sono stato fortunato».



Ferito lievemente anche l'amico. «L'abbiamo visto fuori sul balconcino, sparava con fredda precisione. Sembrava che prendesse la mira. Siamo stati fortunati».



Un'ora e mezza di sparatoria. Giulio Murolo ha sparato all'impazzata per circa un'ora e mezza. Lo racconta un altro testimone oculare, Giovanni, titolare di una spaghetteria di fronte al civico 41 di via Miano.



Con un colpo di fucile Murolo ha ucciso un giovane che stava transitando in strada a bordo di uno scooter, e poi ha colpito un agente della polizia municipale che stava cercando di fermare le auto di passaggio. «Mi sono barricato nel negozio», racconta Giovanni che si trovava nella spaghetteria insieme alla moglie e alle figlie. Dal negozio Giovanni ha visto Murolo portato via dalla polizia su una volante. «Era freddo, di ghiaccio», racconta. Un colpo di pistola e uno di fucile sono stati esplosi da Murolo proprio in direzione della spaghetteria e del portone del civico 56. I fori sono visibili sul muro. Intanto vengono sottoposti ad intervento chirurgico i due poliziotti feriti. Nell'abitazione di Murolo i vigili del fuoco stanno forzando alcuni armadietti in ferro, probabilmente contenenti le altre armi da caccia possedute dall'uomo.



Il fratello del folle ha cercato di fermarlo. Il fratello di Giulio Murolo, resosi conto di quello che stava avvenendo, gli ha gridato dalla strada di fermarsi, urlando «che stai facendo», ma in risposta Murolo gli ha sparato con una pistola, uccidendolo. È una delle sequenze agghiaccianti del pomeriggio di follia alla periferia di Napoli, raccontata da una testimone oculare, Maria Martucci, titolare di un negozio di fronte alla casa da cui l'infermiere ha sparato all'impazzata.
Oltre il fratello, ha tentato di intervenire anche il tenente della polizia municipale Francesco Bruner, i balconi della cui abitazione sono attigui a quello della casa da cui Murolo sparava, ma anche lui è stato freddato.