Sposi in fuga senza pagare il conto, il ristoratore: «Mi hanno detto di dare anche 400 euro di mancia ai camerieri»

La rabbia del gestore: «Mi dà fastidio la presa in giro»

Sposi in fuga senza pagare il conto, il ristoratore: «Mi hanno detto di dare anche 400 euro di mancia ai camerieri»
Sposi in fuga senza pagare il conto, il ristoratore: «Mi hanno detto di dare anche 400 euro di mancia ai camerieri»
di Giovanni Del Giaccio
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Lunedì 2 Ottobre 2023, 06:49 - Ultimo aggiornamento: 11:35

«Guardi, a me la cosa che dà più fastidio è la presa in giro». Il titolare del ristorante La Rotonda di Boville Ernica (Frosinone), da oltre un mese cerca di avere i soldi del pranzo di matrimonio dopo il quale gli sposi sono andati in Germania.

Sposi in fuga senza pagare il conto: cosa è successo

«Erano venuti qui con un amico, abbiamo fatto il menù e il contratto, ha dato un anticipo e poi dopo le nozze avrebbe pagato. Sapevo che andava in Germania per un lavoro in banca, anzi ha anche detto che avrebbe fatto un bonifico da lì, poi l'ho sentito e dice che l'aveva spedito ma non è mai arrivato. Ho detto ad alcuni parenti che vivono in zona che se non arrivano i soldi entro martedì vado dall'avvocato»

Il titolare del ristorante racconta di aver pagato «anche le mance ai camerieri, mi ha detto di dar loro 400 euro, ma ho pagato Siae, complesso musicale, fiori e ovviamente la merce necessaria per preparare il pranzo».

Il telefono dello sposo - che aveva detto si sarebbe trasferito a Francoforte - è muto da un po', altri parenti sono in Germania e quelli che vivono in zona non sanno fornire risposte convincenti. 

Gli sposi si erano messi in contatto con il ristorante nei mesi scorsi. La prova era stata di loro gradimento, quindi, pochi giorni prima delle nozze, avevano dato conferma. Menù a base di pesce. Tra gli invitati anche i parenti della sposa, arrivati dalla Polonia.

L'imprenditore ciociaro, alla presenza dei propri genitori, aveva dato un acconto di qualche centinaio di euro con l'impegno che avrebbe saldato il conto, poco più di 8mila euro, il mercoledì dopo la domenica delle nozze. Il ristoratore non aveva motivo di dubitare che lo sposo non avrebbe onorato i suoi i impegni. Si era fidato, come aveva fatto tante volte con altri clienti. Il pranzo poi era andato bene, gli sposi e gli invitati avevano apprezzato le portate servite dal ristorante. Restava da pagare il conto. Ma al giorno concordato, il mercoledì dopo il pranzo di domenica, l'imprenditore ciociaro non si è presentato.

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