Sisma, notte di paura: studenti nel palazzetto

Sisma, notte di paura: studenti nel palazzetto
di Nicola QUARANTA
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Venerdì 28 Ottobre 2016, 06:41 - Ultimo aggiornamento: 15:44
Tra i lavoratori e gli studenti pugliesi che vivono nelle regioni colpite dal terremoto cresce la paura per lo sciame sismico che continua a susseguirsi dopo le due violente scosse che mercoledì sera hanno investito l'Italia centrale, sommando peraltro ulteriori macerie a quelle già prodotte, tra il Lazio e le Marche, dal terremoto del 24 agosto scorso. Molti gli studenti, anche salentini, che hanno trascorso la prima notte fuori dalle loro abitazioni, come a Urbino, dove il Comune, di concerto con la protezione civile, ha messo a disposizione degli universitari il palazzetto dello sport. «Sarebbe stato difficile rientrare a casa e trascorrere in serenità la notte. Abbiamo avvertito la prima scossa e in modo ancora più violento la seconda. In tutti noi c'era il timore che ne potessero seguire altre e anche di maggiore potenza. Così siamo scesi in strada e quando abbiamo saputo che il Comune aveva messo a disposizione il palazzetto, in tanti abbiamo preferito fermarci lì”, raccontano alcuni studenti universitari salentini che frequentano l'università a Urbino.
 
Il terremoto in Valnerina delle 21,18 è stato avvertito in tutto lo stivale, dalla Puglia all'Alto Adige: percepito con minore intensità ma a maggiori distanze rispetto alla scossa di Amatrice, a influire sulla diversa percezione è stato l'orario. A dirlo sono i dati raccolti da «Hai sentito il terremoto?», un progetto dell'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv) per monitorare gli effetti dei terremoti grazie alla testimonianza delle persone. «Rispetto al terremoto di Amatrice del 24 agosto - ha spiegato Patrizia Tosi, una delle responsabili del progetto Ingv - della scossa di mercoledì di magnitudo 5.9 delle 21,18 si è avuta una percezione leggermente minore da parte della popolazione che vive a una distanza fino a 150 chilometri ma ad avvertirla sono stati in molti, dall'Alto Adige alla Puglia». Oltre 7000 i questionari compilati online. «Il dato è perfettamente compatibile con la scossa di magnitudo inferiore rispetto a quella di Amatrice - ha aggiunto - dato che conferma come le persone, anche se non sono strumenti sono comunque degli indicatori molto affidabili e forniscono misure molto buone».
L'Associazione nazionale dei Comuni (Anci) è vicina, intanto, alle comunità di Marche e Umbria che sono state nuovamente colpite dal terremoto. «In particolare siamo vicini ai sindaci e agli amministratori, impegnati da subito con Protezione civile, Vigili del fuoco ed altri corpi dello Stato nelle operazioni di soccorso», dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla guida dell'Anci. «Ho voluto mettermi in contatto già ieri sera con Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, al quale ho espresso la mia personale solidarietà e quella dell'Associazione. Siamo in costante contatto con molti altri colleghi delle zone colpite dalle scosse di ieri. I sindaci sono in prima linea, stanno gestendo queste ulteriori situazioni di forte criticità, rimangono punto di riferimento per i cittadini e le comunità».
Quella passata è stata una lunga notte di attività anche per il personale dei Comuni che da tutta Italia. «Il nostro auspicio - conclude il presidente dell'Anci - è che il governo si muova nel solco dei provvedimenti già adottati in agosto, scaturiti anche dal confronto positivo con il Commissario Errani, le regioni, i sindaci del territorio. Resta urgente un tema: quello della messa in sicurezza antisismica di larga parte del territorio nazionale, per la quale servono una forte progettualità e risorse adeguate».
La Regione Puglia, intanto, ha approvato il progetto Smart Protezione Civile Puglia: un protocollo d’intesa tra Regione e Federazione degli ordini degli architetti, finalizzato a ridurre i rischi insistenti sul territorio regionale. Ad annunciarlo, Ruggiero Mennea, consigliere regionale e presidente del comitato permanente di Protezione civile: «Abbiamo bisogno – sottolinea Mennea - di nuovi modelli urbanistici per prevenire ogni tipo di rischio, che si tratti di quello idraulico, sismico o idrogeologico».
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