Il terremoto in Valnerina delle 21,18 è stato avvertito in tutto lo stivale, dalla Puglia all'Alto Adige: percepito con minore intensità ma a maggiori distanze rispetto alla scossa di Amatrice, a influire sulla diversa percezione è stato l'orario. A dirlo sono i dati raccolti da «Hai sentito il terremoto?», un progetto dell'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv) per monitorare gli effetti dei terremoti grazie alla testimonianza delle persone. «Rispetto al terremoto di Amatrice del 24 agosto - ha spiegato Patrizia Tosi, una delle responsabili del progetto Ingv - della scossa di mercoledì di magnitudo 5.9 delle 21,18 si è avuta una percezione leggermente minore da parte della popolazione che vive a una distanza fino a 150 chilometri ma ad avvertirla sono stati in molti, dall'Alto Adige alla Puglia». Oltre 7000 i questionari compilati online. «Il dato è perfettamente compatibile con la scossa di magnitudo inferiore rispetto a quella di Amatrice - ha aggiunto - dato che conferma come le persone, anche se non sono strumenti sono comunque degli indicatori molto affidabili e forniscono misure molto buone».
L'Associazione nazionale dei Comuni (Anci) è vicina, intanto, alle comunità di Marche e Umbria che sono state nuovamente colpite dal terremoto. «In particolare siamo vicini ai sindaci e agli amministratori, impegnati da subito con Protezione civile, Vigili del fuoco ed altri corpi dello Stato nelle operazioni di soccorso», dichiara il sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla guida dell'Anci. «Ho voluto mettermi in contatto già ieri sera con Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, al quale ho espresso la mia personale solidarietà e quella dell'Associazione. Siamo in costante contatto con molti altri colleghi delle zone colpite dalle scosse di ieri. I sindaci sono in prima linea, stanno gestendo queste ulteriori situazioni di forte criticità, rimangono punto di riferimento per i cittadini e le comunità».
La Regione Puglia, intanto, ha approvato il progetto Smart Protezione Civile Puglia: un protocollo d’intesa tra Regione e Federazione degli ordini degli architetti, finalizzato a ridurre i rischi insistenti sul territorio regionale. Ad annunciarlo, Ruggiero Mennea, consigliere regionale e presidente del comitato permanente di Protezione civile: «Abbiamo bisogno – sottolinea Mennea - di nuovi modelli urbanistici per prevenire ogni tipo di rischio, che si tratti di quello idraulico, sismico o idrogeologico».