Roma, via Ardeatina: tra i rifiuti spunta il listino prezzi delle prostitute, l'ira dei cittadini

Roma, via Ardeatina: tra i rifiuti spunta il listino prezzi delle prostitute, l'ira dei cittadini
di Chiara Rai
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Martedì 31 Gennaio 2017, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 20:18

Un maxi cartello con il listino prezzi delle prestazioni delle prostitute ben visibile da chiunque percorra la via Ardeatina al confine con Albano Laziale, Ardea e Roma. C'è la prestazione che viene offerta, scritta senza usare parole difficili e il prezzo vicino: quasi fosse un avviso ai viaggiatori. È volgare non c'è dubbio e soprattutto è scritto in maniera tale che anche se non vuoi lo sguardo ti finisce lì. E poi intorno c'è di tutto: frigoriferi, mobili, materassi, immondizia. Nel tratto all’angolo con via Cancelliera la competenza ricade sul Campidoglio che, circa due anni fa, tramite l’Ama, bonificò l’area. 
 

 


 Ma dopo qualche mese tutto è tornato come prima in una via ad alta percorrenza che attraversa più Comuni i cui amministratori, periodicamente, scrivono al Comune di Roma per richiedere un intervento perché il problema è serio sta diventando di ordine igienico sanitario oltre che ormai indecoroso.

Ma il prezzario delle squillo è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, pendolari e residenti commentano senza sconti  lo squallido menù che si trova attaccato ad un muro proprio sopra ad un divano a due piazze: “Uno spettacolo indecoroso dover leggere i prezzi e le prestazioni delle mignotte  – dicono -  una situazione che si somma all’emergenza rifiuti ormai fuori controllo”.

Sono in molte le famiglie che si lamentano: “Quando usciamo da casa e percorriamo quel tratto con l’auto – racconta una coppia – dobbiamo dire ai nostri figli di voltarsi. Una volta il più piccolo ha letto il cartello ad alta voce! Ma è possibile che oltre ad avere questo scempio di rifiuti offriamo questo scenario indecoroso a chi percorre l’Ardeatina?”.

Di recente la questione è stata discussa dagli amministratori di Albano e presto insieme ai Comuni confinanti si mobiliteranno affinché la questione venga risolta definitivamente. Intanto il prezzario è sempre lì e la "monnezza" pure.

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