Auto sulla folla a Roma, 17enne arrestata per omicidio volontario. Identificati i due fuggiaschi

Auto sulla folla a Roma, 17enne arrestata per omicidio volontario. Identificati i due fuggiaschi
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Giovedì 28 Maggio 2015, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 29 Maggio, 08:06

È stata arrestata con l'accusa di concorso in omicidio volontario, H. M., la rom 17enne a bordo dell'auto che ieri sera, a Roma, non si è fermata all'alt della polizia e ha travolto alcuni passanti, uccidendo una donna e ferendone 8.

Probabilmente la 17enne non era alla guida, ma per gli investigatori ha delle responsabilità in quello che è successo. Intanto da ieri sera è stata rafforzata la vigilanza delle forze dell'ordine nei campi nomadi della Capitale. La decisione è scattata dopo le numerose minacce e sfoghi di stampo razzista di abitanti e anche comparsi sui social network.

A bordo con la ragazzina c'erano almeno altre due persone ancora ricercate, identificate come due minorenni, anch'essi di etnia rom. Uno di questi sarebbe il marito della 17enne arrestata.

Secondo quanto raccontano i familiari della coppia di giovanissimi, i due ieri erano in auto per accompagnare una persona in ospedale per problemi cardiaci. La coppia viveva nel campo della Monachina, nel quartiere ovest della Capitale, ed ha un bimbo di 10 mesi.

«Stiamo provando a chiamarlo al telefono ma non risponde, non sappiamo dove è. Se torna qui lo porteremo dal magistrato che deciderà cosa fare», ha spiegato Claudia, la sorella di uno dei due ricercati.

La dinamica

Intorno alle 20 la polizia ha intercettato l'auto che procedeva a zig zag su via Mattia Battistini, ma i tre zingari, invece di fermarsi all'alt, hanno spinto sull'acceleratore e sono fuggiti, sfrecciando a 180 all'ora e travolgendo sette persone che aspettavano l'autobus all'altezza della metro Battistini.

Un donna filippina di 44 anni è morta dopo essere stata trascinata per svariati metri. Si è aggrappata con tutte le sue forze al parabrezza della macchina e ha mollato la presa solo quando non ce la faceva più, morendo sul colpo. Otto altre persone sono rimaste ferite in strada, in mezzo al sangue e alle urla dei passanti. Ma la corsa sfrenata dell'auto pirata non era ancora finita: altre due persone sono state investite nei pressi di via dei Monti di Primavalle e un altro incidente è stato provocato contro uno scooter.

Gli zingari hanno poi abbandonato l'auto e tentato la fuga a piedi in un grosso caseggiato popolare di Montespaccato. Solo una di loro, una nomade di 17 anni che abita nel campo della Monachina, è stata raggiunta e fermata dalla polizia. Le altre due persone a bordo, tra cui il conducente, sono ancora ricercate da polizia e carabinieri. La Lancia Lybra sarebbe intestata ad A.A., di origini rom, il quale risulterebbe intestatario di almeno altre 20 auto.

Otto persone ferite

La 47enne filippina non corre più pericolo di vita ed è stata trasferita nel reparto di ortopedia per essere sottoposta a un intervento chirurgico all'omero. Tra i feriti ci sono un 38enne filippino, tre italiane, una 33enne, una 19enne e una 29enne, due cittadine francesi di 24 anni e un cittadino moldavo di 22 anni.

Le indagini

La procura di Roma procede per omicidio volontario: il reato sarà contestato al conducente, fuggito e non ancora rintracciato. La 17enne, minorenne e che non era alla guida dell'auto, potrebbe essere invece solo denunciata.

Il Campidoglio

«Roma non vuole essere trascinata in basse strumentalizzazioni elettorali. Il mio appello alla città è di evitare trappole: occorre vicinanza alle vittime, severità per i colpevoli rifuggendo da odi e paure che qualcuno tenta di suscitare. È una sfida, civile e culturale, che la città è in grado di vincere». Questo il commento, arrivato oggi, del sindaco di Roma Ignazio Marino.

Ieri il vicesindaco Luigi Nieri, aveva visitato i feriti e portato la vicinanza dell'amministrazione comunale. «L'amministrazione - spiega Nieri - è vicina a tutti loro e alle loro famiglie e si stringe intorno alla famiglia della vittima che, purtroppo, ha perso la vita nell'investimento. Forniremo tutta l'assistenza possibile per aiutare le persone coinvolte e siamo al fianco delle forze dell'ordine che stanno svolgendo le indagini per chiarire i contorni di questa assurda vicenda». «La famiglia della vittima - ha poi aggiunto Nieri - ci ha detto che vuole rimpatriare la salma nelle Filippine e hanno accolto la nostra offerta di sostenere sia i costi del funerale, che si terrà a Roma, sia del rimpatrio».