«Cofferati è in Ue con i voti del Pd... Io rispetto la scelta, nessuno fa polemiche, quando si perde fa male ma non si va via. Se aveva problemi sui valori poteva dirlo sei mesi prima quando sempre io l'ho candidato alle europee e se il partito era alla frutta lo era anche quello che ha preso il 40 per cento», ha continuato, raccontando di non aver sentito Cofferati dopo l'addio al Pd: «ho parlato con Cofferati, che è l'anima più legata al mondo della Cgil e da segretario ha fatto grandi manifestazioni, il giorno dello sciopero generale contro di me.
Quel giorno ho alzato il telefono e ho pensato di fare un gesto: ho detto a Cofferati, che partecipava alla manifestazione, "non la condivido ma ti faccio in bocca al lupo e ti dico che mi farà piacere continuare a dialogare". Quella è stata l'unica volta che l'ho sentito, l'ho chiamato io».