Onde gravitazionali, a un passo dalla scoperta: potrebbero rivoluzionare gli studi sull'universo

Onde gravitazionali, a un passo dalla scoperta: potrebbero rivoluzionare gli studi sull'universo
di Enzo Vitale
4 Minuti di Lettura
Martedì 9 Febbraio 2016, 09:43
Due grandi buchi neri si sono fusi dando origine a quelle manifestazioni dell'Universo che gli scienziati cercano da anni: le onde gravitazionali. Un tweet galeotto potrebbe svelare una delle più importanti scoperte dell'Universo. Ma per ora si tratta solo di rumors. La risposta si avrà solo dopo giovedì11 febbraio quando su Nature verrà pubblicato uno studio specifico. Ma sull'argomento è stata anche annunciato un incontro a Washington DC in cui verranno illustrati i risultati di Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory).

DI COSA SI TRATTA
Albert Einstein le aveva previste nella sua famosa teoria della relatività generale. Si tratta di increspature dello spaziotempo, increspature che si propagano come fossero delle vere e proprie onde. Secondo quelli che continuiano a definire “rumors", i ricercatori avrebbero captato i segnali della fusione di due buchi neri di 29 e 36 masse solari. Una volta fusi l'uno con l'altro, i due buchi neri avrebbero generato un oggetto ancora più mostruoso della dimensione di 62 masse solari che, a sua volta, avrebbe generato i segnali che gli scienziati di tutto il mondo attendono da anni, ovvero le tanto ricercate onde gravitazionali. Dal punto di vista pratico, senza entrare troppo nei dettagli, si tratta di una perturbazione che si propaga nello spazio-tempo e ne modifica struttura. Pensate a un’onda del mare che nasce e poi si propaga. In questo modo l'onda modifica sia la pressione che la densità.

CHE COS'E' LIGO
Si tratta di un gigantesco oggetto formato da due strumenti ottici. Quando fu realizzato, nel 2002, costò circa 365 milioni di dollari. E' diviso in due tronconi localizzati in Alabama e nello stato di Washington. Attraverso questa costosissima struttura gli scienziati stanno tentando da anni di catturare una infinitesima perturbazione dello spazio causata proprio dal passaggio di un’onda gravitazionale.


(Una parte di Ligo all'Hanford Observatory)

LA RICERCA ITALIANA AL TOP
Dopo il 1988 anche il nostro Paese si è prodigato in questa difficile ricerca. Tra i leader del settore il gruppo romano che dal 2003 attraverso i rivelatori criogenici Explorer (Cern) e Nautilus (nei laboratori di Frascati), hanno affrontato la ricerca prima dell'entrata in funzione di Ligo negli Stati Uniti. I pioneri in Italia sono stati Guido Pizzella ed Edoardo Amaldi dell'Università di Roma. Lo studio italiano fu presentato a Thuile nel 1988, studio ottenuto  dopo la scoperta di una supernova.
Ma va detto che la ricerca delle onde gravitazionali, o meglio gli esperimenti, iniziarono a Roma nel settembre del 1970. A capo della squadra italiana fu proprio Guido Pizzella che aveva proposto lo studio ad Edoardo Amaldi.


(Nella foto Edoardo Amaldi e Guido Pizzella)

COSA HA DATO ORIGINE AI RUMORS
La data fatale è il 25 settembre quando il cosmologo Lawrence Krauss si fa scappare alcune considerazioni sulla presunta scoperta di un segnale relativo alle onde gravitazionali, un evento accaduto dopo la riapertura del più grande osservatotorio terrestre per lo studio delle onde gravitazionali, Ligo appunto:  «CI siamo, LIGO avrebbe rivelato un segnale interessante».

NON SOLO I BUCHI NERI
Secondo gli studi più recenti a generarte le onde gravitazionali non sarebbe solo la fusione tra due buchi neri. Secondo i fisici le sorgenti potrebbero essere i sistemi stellari binari composti da nane bianche, stelle di neutroni o buchi neri. Nel video in basso la simulazione di due stelle di neutroni che orbitano l’una attorno all’altra che producono onde gravitazionali.






ECCO L'ANUNCIO DELL'INCONTRO DI GIOVEDI'
(Washington, DC) - I giornalisti sono invitati a partecipare alla National Science Foundation questo giovedi alle ore 10.30 presso il National Press Club per un rapporto sullo stato del rilevamento delle onde gravitazionali insieme ai ricercatori dell'Osservatorio gravitazionale-onda laser Interferometer (LIGO).
Quest'anno ricorre il 100 ° anniversario della prima pubblicazione di previsione dell'esistenza delle onde gravitazionali da parte di Albert Einstein. Con interesse per questo argomento suscitato dal centenario, il gruppo discuterà i suoi sforzi insieme ai presenti .
LIGO è un sistema di due rivelatori identici accuratamente costruiti per rilevare incredibili minuscole vibrazioni dal passaggio delle onde gravitazionali, è stato concepito e costruito dal MIT e Caltech. Il progetto è stato finanziato dalla National Science Foundation, con contributi significativi da altri partner statunitensi e internazionali. I rivelatori gemelli sono situati a Livingston, Louisiana, e Hanford, Washington. La ricerca e l'analisi dei dati dai rivelatori è svolta da un gruppo globale di scienziati, tra cui la LSC, che comprende il GEO600 collaborazione, e la collaborazione VIRGO.


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