Obama: «Assad è un tiranno, ha brutalizzato il suo popolo. Ora serve nuovo leader»

Obama: «Assad è un tiranno, ha brutalizzato il suo popolo. Ora serve nuovo leader»
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Lunedì 28 Settembre 2015, 16:59 - Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 08:25

«Ci sono delle potenze internazionali che agiscono in contraddizione con il diritto internazionale. C'è qualcuno che ci dice che dovremmo sostenere dei tiranni come Assad, perché l'alternativa è molto peggio». Lo ha detto il presidente Barack Obama nel suo intervento all'Assemblea generale dell'Onu.

«Bashar Al Assad ha brutalizzato il suo popolo: una soluzione in Siria deve essere la transizione da Assad a un nuovo leader», ha aggiunto il presidente americano.

Gli Stati Uniti, ha comunque proseguito, sono pronti a lavorare con tutti per risolvere il conflitto in Siria, anche con Russia e Iran.

Obama ha poi sottolineato che «catastrofi come quella che si stiamo vedendo in Siria» non si verificano quando c'è democrazia.

«Sono alla guida delle maggiori forze armate al mondo e non esiterò mai a proteggere il mio paese e i nostri alleati», ha quindi sottolineato Obama affermando anche che «gli Stati Uniti non possono risolvere da soli» i problemi del mondo.

«Non possiamo stare a guardare mentre la Russia viola la sovranità dell'Ucraina. Oggi è l'Ucraina domani potrebbe essere qualche altro Paese», ha detto ancora Obama. «Questo è alla base delle sanzioni Usa imposte alla Russia. Ma non vogliamo ritornare alla guerra fredda», ha poi aggiunto. «Non vogliamo isolare la Russia,vogliamo una Russia forte che collabori con noi per rafforzare il sistema internazionale», ha proseguito.

«Nessuna nazione può isolarsi dal flusso di migranti o dai pericoli del riscaldamento climatico», ha poi osservato il presidente americano.

L'accordo sul nucleare iraniano eviterà una guerra, ha insistito Obama, sottolineando che la diplomazia è difficile e qualche volta si traduce in risultati non soddisfacenti, ma va provata.

«La marcia del progresso non procede in una linea retta», gli Usa e gli altri Paesi devono «evitare la Terza guerra mondiale», ha detto ancora il presidente degli Stati Uniti.

Obama si è poi detto fiducioso che il Congresso abolirà l'embargo contro Cuba che - ha detto - «non dovrebbe più esistere». Con queste parole Obama si è conquistato un grande applauso da parte della platea dei rappresentanti dei 193 Paesi delle Nazioni Unite.

Gli Usa «avrebbero potuto e dovuto fare di più» per assicurare la stabilità in Libia, ha quindi ammesso Obama nel suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Il presidente americano ha poi citato papa Francesco: «Ci ricorda che siamo più forti quando riteniamo tutti uguali» anche i più deboli e poveri.