Obama, sconfiggeremo Isis senza rinunciare a nostri valori. In Siria via Assad ma va evitato caos

Barack Obama
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Domenica 22 Novembre 2015, 17:11 - Ultimo aggiornamento: 09:30
«Distruggeremo l'Isis» sul campo di battaglia senza rinunciare ai nostri valori, grazie alla nostra coalizione. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in una conferenza stampa a Kuala Lumpur. Obama ha detto che «lo strumento più potente che abbiamo per combattere lo Stato islamico è affermare che non abbiamo paura. Che non ho paura che lo Stato Islamico ci sconfigga con le sue operazioni. Distruggere l'Isis non soltanto è un obiettivo realistico, ci riusciremo. Sarà fatto».



Il presidente Usa ha aggiunto che «non accetteremo il terrorismo come la nuova normalità, non siamo senza potere», in quanto «il mondo non accetterà attacchi terroristici ai ristoranti e ai cinema».



È inevitabile allontanare Bashar al Assad dalla Siria ma «abbiamo tutti interesse a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos», ha spiegato il presidente degli Stati Uniti auspicando una maggiore collaborazione della Russia. Anche attraverso i contatti con Arabia Saudita, Turchia, Russia ed Iran, Obama auspica l'avvio di un processo politico che possa sfociare, come primo punto, in un cessate il fuoco in Siria.



«Non è concepibile che Assad possa riguadagnare legittimità in un Paese in cui la maggior parte della popolazione non vuole più Assad - ha detto Obama -. La guerra civile non si fermerà se Assad resterà al potere. Per cui si tratta di vedere se con tutti i Paesi riuniti attorno a un tavolo, compresi l'Arabia Saudita, la Turchia e l'Iran e la Russia, così come gli Stati Uniti e altri Paesi, se possiamo instaurare un processo di transizione politica che riconosca il diritto a un nuovo governo e che possa portare a un cessate-il-fuoco nella regione».



E poi, ha proseguito Obama, «dobbiamo concentrare la nostra attenzione su questa organizzazione barbara che sta uccidendo così tante persone: la Russia non si è impegnata ufficialmente a una transizione per fare uscire di scena Assad, vedremo nelle prossime settimane se possiamo trovare un punto d'incontro, se possiamo aiutare la Russia a cambiare un po' prospettiva».



«Ovviamente siamo tutti interessati a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos totale - ha concluso -.
Abbiamo visto i problemi che sono sorti in Libano, quando l'apparato statale si dissolve abbiamo visto cosa può succedere, per cui bisogna mantenere uno Stato siriano. Dobbiamo portare avanti una transizione politica e sarà difficile, non sarà facile, però è su questo che dobbiamo concentrarci».
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