Follia a Napoli, spara dal balcone e uccide 4 persone: poliziotti hanno risposto al fuoco

Follia a Napoli, spara dal balcone e uccide 4 persone: poliziotti hanno risposto al fuoco
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Sabato 16 Maggio 2015, 08:24 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 11:04

Hanno sparato anche le forze dell'ordine ieri a Napoli per rispondere alla furia di Giulio Murolo che dal balcone della propria abitazione ha aperto il fuoco contro i passanti. L'hanno confermato fonti delle forze dell'ordine. Più di dieci i colpi esplosi all'indirizzo di Murolo per costringerlo a sospendere la sparatoria.

Un fucile mitragliatore Ak 47 Kalashnikov con matricola abrasa illegalmente detenuto, due machete e munizionamento vario, intanto sono stati trovati nel corso degli accertamenti della polizia nella casa di Murolo.

Le armi sono state trovate in camera sotto il letto. Sulle munizioni sono in corso accertamenti balistici.

Sono almeno sei i fori di proiettile visibili sul muro del balcone di casa e sulla persiana dell'abitazione di Giulio Murolo. I colpi di arma da fuoco provenienti dalla strada sono stati uditi chiaramente da più di un testimone oculare. «Sparavano anche da questa parte - racconta Maria Martucci, titolare di una spaghetteria che si trova proprio di fronte all'abitazione di Murolo - Abbiamo sentito colpi di pistola provenienti anche da questa parte».

Non sarà sottoposto ad intervento chirurgico Vincenzo Cinque, l'agente della polizia municipale rimasto gravemente ferito nella sparatoria di ieri a Secondigliano. A quanto riferiscono dalla Asl Napoli 1, la Tac a cui in mattinata è stato sottoposto il paziente «ha evidenziato la possibilità di non effettuare ulteriori operazioni». Cinque resta in prognosi riservata, in rianimazione e in coma indotto.

«Le sue condizioni - ha spiegato Ernesto Esposito direttore generale della Asl Napoli 1 - sono stabili. Gli esami a cui è stato sottoposto il paziente - ha aggiunto - hanno evidenziato il miglioramento di alcuni parametri vitali. Il quadro prognostico, considerando le sue condizioni, può essere letto come favorevole».

Cinque ieri era stato operato al torace per bloccare l'emorragia interna e le lesioni interne causate dai colpi d'arma da fuoco ricevuti. Per quanto riguarda gli altri feriti ricoverati sempre all'ospedale San Giovanni Bosco, sono stati operati e restano ricoverati, ma le loro condizioni «non preoccupano».

Sono andati avanti tutta la notte e proseguono anche questa mattina i rilievi della polizia scientifica a Secondigliano, quartiere della periferia nord di Napoli, dove ieri pomeriggio il 45enne infermiere incensurato, ha ucciso 4 persone e ferito altre 6 sparando all'impazzata dal balcone.

Gli accertamenti puntano a ricostruire in maniera completa la dinamica dei fatti, alla quale ancora mancano alcuni particolari; sono più di una le armi usate da Murolo per uccidere così come sono due i luoghi del delitto: il ballatoio interno che Murolo condivideva con la famiglia del fratello Luigi, ucciso con la moglie Concetta Uliano, e il tratto di via Napoli a Capodimonte sul quale affaccia il balcone del suo appartamento, teatro del vero e proprio tiro al bersaglio nel quale hanno perso la vita il tenente della Polizia municipale di Napoli Francesco Bruner, 60 anni, e Luigi Cantone, 59enne che era in sella al suo scooter.

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