Modena, Leo ucciso per un ricatto sessuale: «Faccio vedere a tutti le tue foto osè»

Modena, Leo ucciso per un ricatto sessuale: «Faccio vedere a tutti le tue foto osè»
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Martedì 28 Novembre 2017, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 12:27

«Se non ci vediamo più diffondo le tue foto osé che ho sul mio cellulare». Sarebbe questo ricatto a sfondo sessuale l'origine dell'omicidio di piazza Dante a Modena, dove, sabato, un ventenne cinese, Congliang Hu, conosciuto come Leo, è stato trovato morto dentro una valigia, nella sua camera al sesto piano di una palazzina. Il giovane, a quanto emerge sulle indagini della Squadra Mobile, frequentava un minore suo connazionale, che aveva conosciuto a Prato dove lavora il suo padre naturale (che nell'ambito delle indagini è risultato clandestino e per questo sarà espulso).

Se non risulta una vera e propria relazione omosessuale tra i due, emerge, invece, che il ventenne avrebbe scattato delle fotografie osé al minorenne e che le stesse sarebbero state alla base di un ricatto quando quest'ultimo ha ipotizzato di non voler più vedere il ventenne. Ciò ha portato alla decisione del minore di presentarsi a casa di Leo con altri quattro giovani, sempre cinesi, che la vittima non conosceva.

Lì il delitto, mentre era presente in casa anche il compagno della madre del ventenne, un avvocato modenese che pensava si trattasse di amici del ragazzo. Leo è stato soffocato con un cuscino, nella camera con la porta chiusa, poi il corpo nascosto in una valigia prima che i cinque abbandonassero l'abitazione, immortalati da una telecamera all'esterno. Tre sono stati fermati a Prato la notte tra domenica e ieri. Nel pomeriggio, sempre ieri, si è costituito un quarto, nella questura della città toscana. Resta quindi un ultimo ragazzo dei cinque, che la Polizia starebbe ancora cercando. Tutti sono indagati per omicidio volontario pluriaggravato e occultamento di cadavere.

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