Isis, il vertice: «Eliminata metà della leadership, più di seimila militanti uccisi»

Isis, il vertice: «Eliminata metà della leadership, più di seimila militanti uccisi»
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Giovedì 22 Gennaio 2015, 19:35
«L'Iraq e i suoi partner internazionali hanno

eliminato migliaia di combattenti dell'Isis e il 50% della sua leadership». Lo ha detto il segretario di Stato Usa, John Kerry, al termine del vertice internazionale di Londra contro lo Stato islamico.

Il segretario di Stato ha anche parlato degli altri risultati raggiunti dalla coalizione: le truppe irachene, sostenute da 2000 raid aerei, hanno ripreso all'Isis circa 700 chilometri quadrati di territorio. Kerry ha inoltre sottolineato che per potenziare l'esercito di Baghdad si punta a creare 12 nuove brigate.



Ma l'Isis non è un pericolo solo per Iraq e Siria, ha tenuto a precisare Kerry. Lo è «a livello globale. Serve quindi una risposta globale. Apprezziamo il contributo di ogni membro della coalizione anti-Isis ma c'è comunque il bisogno di una

coordinazione da parte di un gruppo ristretto».



Sconfiggere l'Isis è un «compito difficile» e «non ci sono scorciatoie». Per Kerry ci sono alcune cose che la coalizione deve «fare meglio», come ad esempio tagliare maggiormente le finanze dei jihadisti.



Secondo le stime del Pentagono, dall'inizio dei raid aerei della coalizione in Iraq e in Siria sono stati uccisi più di 6.000 militanti dell'Isis. Lo ha detto in un'intervista ad Al Arabiya l'ambasciatore americano in Iraq, Stuart Jones. «Sono stati anche distrutti - aggiunge - oltre un migliaio di mezzi dei combattenti jihadisti solo in Iraq».



Secondo il primo ministro degli Esteri britannico Philip Hammond, «l'esercito iracheno non è ancora pronto a combattere l'Isis». Per il ministro serviranno ancora mesi prima che le forze armate di Baghdad siano in grado di condurre «significative operazioni militari» contro il gruppo terroristico.
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