Isis, lite fra kamikaze alleati, i ceceni accusano i sauditi: «Ci escludono dalle missioni suicide»

Un attacco suicida in Siria
Un attacco suicida in Siria
di Alessandro Di Liegro
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Sabato 23 Maggio 2015, 13:31 - Ultimo aggiornamento: 18:25
Ognuno ha le liste d'attesa che desidera. Così accade che all'interno dello Stato Islamico inizino a crearsi momenti di attrito fra le sue diverse anime, a causa dei privilegi

consentiti a una parte o all'altra. In un recente post su un sito internet collegato al battaglione ceceno dell'Isis, Kamil Abu Sultan ad-Daghestani si è lamentato che i suoi commilitoni e connazionali si sentono depredati dalla possibilità di martirio a causa dei sauditi. In poche parole, richiedono pari condizioni riguardo la partecipazione ad attacchi suicidi: «I Sauditi controllano tutto, non permettono a nessuno di andare in prima linea. Favoriscono i propri parenti in battaglia» ha detto uno dei ceceni ai propri comandanti.



Abu Sultan ha notato come l'unico modo per saltare la fila e diventare un kamikaze sia conoscere qualcuno dei capi sauditi. Quest'atteggiamento non meritocratico sta logorando i rapporti dei combattenti Isis con i propri leader.



Un manuale di battaglia dell'Isis, edito di recente, menziona esplicitamente l'alta necessità di utilizzare kamikaze, dicendo ai potenziali “martiri” di essere pazienti, nel periodo successivo al loro addestramento, dato che c'è una lista d'attesa da rispettare.



Abu Sultan ha riferito come questa attesa, che può durare anche diversi mesi, potrebbe portare alla morte in battagli dei combattenti islamici, prima di avere l'opportunità di uccidersi.

Alcuni di questi combattenti sono così ansiosi di arrivare in cima a questa lista da viaggiare in lungo e in largo per i fronti di battaglia per accelerare il processo di selezione.

Il leader del gruppo ceceno in seno all'Isis, Abu Omar al-Shishani, ha raccontato ad Abu Sultan la storia di un giovane ragazzo, andato in Iraq per una missione suicida perché in Siria la coda era formata da diverse migliaia di persone. Evidentemente 72 vergini fanno gola a tutti.