I luoghi del cuore dei salentini? A Torre Pali e Otranto

I luoghi del cuore dei salentini? A Torre Pali e Otranto
di Maurizio TARANTINO
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Lunedì 25 Luglio 2016, 08:31 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 09:32

Sono a Torre Pali e a Otranto i “Luoghi del Cuore” più amati in provincia di Lecce.
La classifica del censimento organizzato dal Fai, ancora provvisoria, vede ai primi posti due bellezze straordinarie, la torre di avvistamento che dà il nome alla località di Torre Pali e la Cripta del Padre eterno, situata ad Otranto. “Vota i luoghi che ti hanno emozionato. E salvali”: con questo invito, il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha lanciato anche quest’anno il suo censimento culturale. Si tratta del censimento nazionale promosso in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare. Questo è l’ottavo anno consecutivo.
Accolto da oltre 200mila persone che hanno votato finora per più di 22mila differenti “luoghi del cuore”, indicati nella maggior parte dei casi per la necessità di valorizzazione, l’urgenza di azioni di tutela, la bellezza, il degrado o l’affetto che evocano. Non solo firme cartacee, ma soprattutto segnalazioni online in questa prima fase di censimento, che sono arrivate a oltre 133mila con un aumento del 63% rispetto al 2014.

 
 
Per quanto riguarda la provincia di Lecce, oltre 2mila voti sono, per il momento, appannaggio di Torre Pali: si tratta di una delle varie torri di avvistamento fatte costruire nel Cinquecento da Carlo V per arginare le scorrerie dei pirati saraceni.
Nell’Ottocento, decaduto definitivamente il rischio degli attacchi dei pirati, la torre venne disarmata e abbandonata, cosa che ne causò il progressivo degrado e il crollo. Costruita sulla terraferma, a causa dell’erosione costiera si trova completamente circondata dalle acque a 15 metri dalla costa. Al momento ne rimane solo il basamento a pianta circolare, che necessita di un immediato intervento di consolidamento.
Molti voti, circa 1.800, anche per la Cripta del Padre Eterno di Otranto, bell’esempio dell’influenza della cultura bizantina in città, scavata nel tufo probabilmente nel corso dei secoli XI-XII.
Passata ai Domenicani nel Quattrocento, venne affrescata con raffigurazioni della Vergine col Bambino, dei Santi e del Padre Eterno, per essere abbandonata dopo il Seicento. A oggi versa in pessimo stato: gli arredi e alcuni affreschi sono stati trafugati e staccati e l’ingresso è intralciato dalla vegetazione. Molti cittadini ne chiedono il restauro e la restituzione alla pubblica fruizione.
Al terzo posto con oltre 600 voti, la Cripta di Sant' Antonio Abate di Nardò. È detta anche “Sant' Antonio di Fuori” per distinguerla dal complesso conventuale di Sant’Antonio da Padova, ubicato all' interno del paese. Realizzata nel XIII secolo, questa cripta risale al periodo in cui a Nardò si trovavano i monaci di rito greco, seguaci di San Basilio.
Prosegue intanto anche il gioco “La mappa delle tue emozioni” lanciato con il censimento 2016, che consente di creare una “cartina” con i propri “luoghi del cuore” rispondendo a domande proposte periodicamente sul sito www.iluoghidelcuore.it e sull’app FAI: oltre 2mila persone hanno finora dichiarato più di 5mila siti favoriti, legati a un ricordo piacevole, ad un momento passato o alla volontà di evitare l’abbandono. Per votare i propri “luoghi del cuore” c’è tempo fino al 30 novembre.
 

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