Gerusalemme, scontri in moschea fra palestinesi e polizia israeliana

Gerusalemme, scontri in moschea fra palestinesi e polizia israeliana
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Domenica 26 Luglio 2015, 09:21 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 11:58

Duri scontri fra attivisti palestinesi e reparti della polizia israeliana sono avvenuti stamane nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, nella zona adiacente alla Moschea al-Aqsa.

Un portavoce della polizia ha affermato che gruppi di giovani palestinesi hanno tentato di erigere barricate e hanno attaccato gli agenti con sassi, oggetti contundenti e fuochi d'artificio. Poi sono stati costretti dagli agenti a rinchiudersi nella moschea al-Aqsa.

Fonti palestinesi aggiungono che gli agenti hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni e che finora si ha notizia di una decina di contusi.

Questi incidenti coincidono con le solenni celebrazioni ebraiche, presso il vicino Muro del Pianto, in occasione del nono giorno del mese ebraico di Av in cui si ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme.

La scorsa notte decine di migliaia di fedeli hanno gremito la Spianata del Muro del Pianto e oggi le preghiere pubbliche proseguono. Secondo la polizia israeliana, gli agenti sono intanto riusciti a riportare l'ordine.

La polizia israeliana sostiene che gli incidenti odierni siano stati organizzati fin da ieri. Per la polizia gruppi di dimostranti - in vista degli incidenti - hanno infatti predisposto per tempo nella moschea al-Aqsa «pietre, travi, fuochi d'artificio e bottiglie incendiarie». Nel frattempo gli agenti hanno compiuto tre fermi. Due agenti di polizia sono stati ricoverati in ospedale, altri sono stati curati sul posto. Contusi pure diversi dimostranti.

Secondo la polizia, gli attivisti palestinesi hanno improvvisato barricate alle porte di accesso della moschea al-Aqsa, allo scopo di avere libertà di spostamento fra il santuario e la adiacente Spianata delle Moschee. Quando gli agenti hanno cercato di rimuovere quelle barricate, «sono stati accolti da nutriti lanci di pietre e da fuochi di artificio sparati ad altezza d'uomo». Obiettivo degli attivisti palestinesi - riferisce la polizia - era di impedire le visite sulla Spianata che fedeli ebrei intendevano compiere oggi in occasione del digiuno del nono giorno del mese di Av: una solennità in ricordo dela distruzione del Tempio di Gerusalemme, che secondo la tradizione sorgeva sulla medesima Spianata.

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