Bce, scontro Weidmann-Visco su acquisto titoli Stato

Bce, scontro Weidmann-Visco su acquisto titoli Stato
3 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Gennaio 2015, 18:52 - Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 13:04

Weidmann attacca e Visco risponde: è scontro a distanza tra il presidente della Bundesbank e il governatore di Bankitalia. Il nodo del contendere è il cosiddetto bazooka della Bce, ovvero il piano di acquisto di titoli di Stato per mille miliardi.

L'attacco di Weidmann «È chiaro: gli acquisti riducono la pressione» sulla necessità di proseguire nelle riforme, «anche su paesi come Italia e Francia. Sarebbe però pericoloso non portare avanti il percorso delle riforme», dice Jens Weidmann alla Bild, secondo un'anticipazione, commentando proprio il quantitative easing della Bce annunciato ieri.

«Il programma di acquisto di titoli di Stato da parte della Bce non è uno strumento come gli altri. Comporta dei rischi». Weidmann parla del rischio che «venga trascurata» dai Paesi la solidità dei bilanci. «È un fatto - aggiunge - che con questo nuovo programma le banche centrali nell'eurosistema siano fra i più grandi creditori. Questo comporta il rischio che vengano trascurati i consolidamenti di bilancio e potrebbe crescere la pressione politica su di noi, per mantenere a lungo basso il peso dei tassi». Weidmann ribadisce inoltre di ritenere che il rischio di una spirale deflazionistica, che coinvolga prezzi e salari, sia «molto basso», e che al contrario l'andamento dei prezzi, determinato dal calo dei prodotti energetici, stia «agendo da programma congiunturale». «Il patto di Stabilità non deve essere ulteriormente ammorbidito», sotolinea, citando come passi ancora necessari nei paesi in crisi altre riforme nel mercato del lavoro, e una politica di bilancio credibile con meno debiti.

La replica di Visco Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco non concorda col suo collega tedesco e la sua replica non si fa attendere: «No, non è così», afferma il governatore italiano rispondendo a margine del Wef ad una domanda dei giornalisti italiani in merito all'ipotesi che il piano della Bce riduca la pressione su Paesi come Italia e Francia ad attuare le riforme.

Il piano Gli acquisti di bond lanciati con il QE della Bce produrranno «redditi da operazioni monetarie» che verranno girati alle banche centrali nazionali e potrebbero persino aiutare i bilanci pubblici.

Lo stabilisce il trattato Bce. Ma la Germania ci guadagnerà: realizzerà - spiega una fonte bancaria - un quarto del 'monetary incomè complessivo.