«Giulio, calmati»: l'ultimo appello del capitano

«Giulio, calmati»: l'ultimo appello del capitano
di Pietro Treccagnoli
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Sabato 16 Maggio 2015, 08:27 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 00:41
«Esistono i servitori dello Stato ed esistono i servitori delle Città. Francesco Bruner era un servitore di Napoli. E lo è stato fino alla morte»: l’ex-sindaco Antonio Bassolino è rimasto sconvolto dalla strage di Secondigliano. «Per un filo del bucato? Ma com’è possibile?». Nel dolore per tutte le vittime e nella solidarietà per i feriti, spicca la tragica fine del capitano della polizia municipale, conosciutissimo e amatissimo per il rigore e le straordinarie capacità umane e professionali.



«Andate via, presto», grida Bruner. Poi alza la testa e guarda verso il balcone. Vede Murolo armato di fucile: «Dai, calmati - gli dice - Ora smettila». E invece Giulio Murolo non la smette: punta il fucile verso il capitano dei vigili. Mira. Spara. E lo ammazza.



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