Aereo caduto, come funziona la scatola nera

Aereo caduto, come funziona la scatola nera
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Giovedì 26 Marzo 2015, 15:16 - Ultimo aggiornamento: 15:18
Ci sarà «sempre bisogno della scatola nera» e del recupero «dei dati in essa archiviati» per fare luce su un disastro aereo, così mentre emergono le prime informazioni sulla tragedia del volo della Germanwings in cui sono morte 150 persone, gli esperti di Kroll Ontrack svelano all'agenzia Adnkronos che ruolo gioca questa tecnologia e chiariscono ogni aspetto «di questo pezzo fondamentale dell'equipaggiamento di un aereo».



«Intanto una scatola non è nera ma è arancione per rendere il suo avvistamento più facile tra le macerie. Ogni scatola -spiegano gli esperti della società - contiene due elementi. Il primo è il Cockpit Voice Recorder (Cvr), vale a dire un microfono che registra tutte le conversazioni tra i membri dell'equipaggio e il rumore di fondo che potrebbero contribuire a fornire indizi importanti sull'incidente».



«La scatola nera - sottolineano- registra il suono in analogico, poi lo converte in un formato digitale, il che significa che possono essere analizzate solo le ultime due ore di conversazioni provenienti dalla cabina di pilotaggio poiché il sistema riscrive continuamente sui dati digitalizzati. Il secondo elemento è l'unità di acquisizione dei dati di volo (Fdau-Flight Data Acquisition Unit) che registra le funzioni operative vitali del velivolo».



«Questa unità - proseguono - memorizza un minimo di 25 ore di dati di volo raccolti da sensori e mette insieme il come, quando e perché un aereo non riesce a raggiungere una destinazione designata. I sensori registrano qualsiasi tipo di informazione riguardante per esempio l'altitudine e velocità di marcia, la direzione in cui un aereo viaggia così come la velocità delle sue turbine».



Gli investigatori utilizzano le informazioni dalla scatola nera «per capire il più possibile circa l'attività di un aereo prima di un crash. Non appena l'aereo perde il controllo e non dà più segnali di sé, la scatola nera si disattiva in modo automatico e viene avviata una seconda alimentazione interna che consente alla scatola di emettere un segnale a intermittenza che facilita il suo ritrovamento», evidenziano gli esperti di Kroll Ontrack.



Data l'importanza, le scatole nere «devono superare test rigorosi per garantire la loro durata. Le scatole -dicono ancora gli esperti - sono avvolte da doppie lastre di titanio o acciaio inox. Sono progettate per resistere alle condizioni più estreme, vengono puntualmente sottoposte alla pressione dei cannoni d'aria, esposte a temperature superiore a 1.100 gradi e a stati di congelamento (-55 gradi). Sono inoltre conformi allo standard CAE ED-112, ciò significa che possono mantenere la loro integrità in caso di urti violentissimi (fino a 3.400 g quando la normale forza gravitazionale è solo di 1g)».



I dati vengono salvati all'interno della Crash Survivable Memory Unit. Nel mondo sono poche le aziende produttrici e progettano specifiche versioni di loro scatole nere per i diversi tipi di aerei: un Airbus avrà un alloggiamento e un connettività diversa per la sua scatola nera rispetto un jet privato, per esempio. Una complicazione per coloro che recuperano le informazioni dalle scatole nere è che ogni produttore ha la propria tecnologia proprietaria per l'archiviazione e la crittografia dei dati.