Agente della polizia penitenziaria muore a 48 anni. L'assistente capo coordinatore Danilo Parabella, di Teramo, lavorava al carcere di Castrogno. E' il secondo lutto che colpisce il Corpo nel giro di un mese. A dicembre per un male è morto il rosetano Gabriele D'Ambrosio, 49 anni del nucleo investigativo a Roma.
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«La triste notizia ha colto di sorpresa la polizia penitenziaria di Teramo che descrive l'agente come un uomo di grandi qualità morali.
«Sin da subito Danilo ha iniziato ad affrontare la prova più dura della vita. Eppure ne aveva già passate tante», dice un amico. Ha combattuto fino alla fine, con coraggio e forza. Sembrava esserei ripreso, anche se non era tornato al lavoro. «Tre giorni fa racconta l'amico l'ho sentito al telefonata, era giù». La notizia della sua scomparsa si è subito diffusa a Teramo e nel popoloso quartiere di San Nicolò dove viveva l'agente Parabella. Centinaia i messaggi di cordoglio ai familiari ai quali si unisce anche Giuseppe Merola e Roberto Cerquitelli della Fp Cgil Abruzzo Molise - Comparto Sicurezza: «Esprimiamo incondizionata vicinanza alla famiglia, per la prematura scomparsa del nostro collega. Una vita spezzata così in fretta, nel pieno delle sue attività familiari e professionali».
Danilo lascia la mamma Anna, la compagna Paola, tre figlie, il fratello Renato e la sorella Rosella. La camera ardente è stata allestita nella sua abitazione in Villa Pompetti. I funerali avranno luogo domani alle 10.30 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in San Nicolò a Tordino, a Teramo.