Da Lecce all’Olimpia Milano. La favola del giovane Tornese

Il cestista cresciuto nella New Basket dal 2022 gioca nelle giovanili di Milano. Già MVP al torneo di Istanbul: «Sogno l’esordio in Eurolega con questo club»

Francesco Tornese - Credit Olimpia Milano
Francesco Tornese - Credit Olimpia Milano
di Lino DE LORENZIS
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Mercoledì 24 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Aprile, 22:36

Non capita a tutti di arrivare in giovane età nella squadra di pallacanestro più titolata d’Italia e di diventarne presto uno dei pezzi pregiati del vivaio. E’ la storia di Francesco Tornese, classe 2009, leccese doc, ala grande-centro dell’Under 15 dell’Olimpia Milano. Partito dal Salento all’età di 13 anni con il sogno di giocare nel massimo campionato italiano di basket, il quindicenne cestista leccese si sta facendo largo a livello giovanile sia con la squadra di club che con le varie rappresentative nazionali. Francesco fa parte dell’Under 15, la selezione della sua categoria, e nei mesi scorsi è stato chiamato anche nell’Under 16, a dimostrazione del grande interesse con cui i tecnici azzurri lo seguono passo dopo passo, in ogni tappa della sua ancora breve carriera.

E’ di pochi giorni fa la vittoria con la canotta dell’Olimpia dell’International 23rd April Basketball Festival di Istanbul, una competizione molto ambiziosa e prestigiosa. Per Tornese, autore nella finale col Fenerbahce di 20 punti e 17 rimbalzi, la soddisfazione è stata tripla perché oltre a vincere con la squadra è stato incluso nel primo quintetto del torneo ed in più è stato eletto MVP della finale. «Ho vissuto uno dei giorni più belli della mia vita - confida al telefono dalla foresteria dell’Olimpia, che da due anni ormai lo ospita insieme agli altri ragazzi del settore giovanile del sodalizio lombardo -. Sto vivendo un sogno bellissimo e non ho intenzione di mollare di un millimetro. La società mi ha accolto come un figlio mettendomi nelle condizioni di crescere come uomo e come atleta. Ho tutto ciò che serve per stare bene in una metropoli come Milano e per questo mi sto impegnando al massimo, voglio ripagare chi mi ha dato fiducia».

L’Olimpia Milano è il top non solo a livello di Prima squadra ma anche per ciò che riguarda la cantera. L’approdo due anni fa di Michele Catalani, ex Siena e miglior allenatore della B, dimostra l’attenzione del club per il proprio vivaio. Il responsabile tecnico del settore giovanile lavora sodo ogni giorno con l’obiettivo di formare giovani talenti da consegnare alla Prima squadra. Il tecnico dell’Under 15 però è Stefano Bertoli, della cui squadra Tornese è una colonna. «Con lo staff tecnico mi trovo benissimo, sfrutto ogni seduta di allenamento per cercare di migliorarmi - racconta Francesco, la cui giornata milanese è molto intensa -. Mi alzo alle 6 del mattino, poi alle 7 prendo la metro per recarmi a scuola dove arrivo intorno alle 8. Grazie alla mia società sono iscritto ad un Liceo Sportivo privato e posso contare anche sull’apporto di un tutor che mi segue in tutto e per tutto.

Specie nei giorni difficili in cui ho potuto studiare poco a causa di allenamenti o partite la sua presenza al mio fianco è fondamentale. Torno in foresteria dopo le ore 14, pranzo con i miei compagni e poi di corsa in palestra per l’allenamento pomeridiano che dura due ore, a volte anche mezz’ora in più. Il club ci mette a disposizione tutto quello che serve per lavorare al meglio, sia come organizzazione, attenzione e strutture. In questo penso che Milano sia al top».

Domani Francesco risponderà alla nuova chiamata dell’Under 15 di coach Alessandro Nocera mentre culla il sogno di far parte dell’Under 16 che nel mese di agosto parteciperà ai Campionati Europei a Heraklion, in Grecia. «So però che prima devo fare bene con il club e con l’Under 15», sottolinea Tornese che si emoziona quando lo riportiamo indietro nel tempo ai tempi della sua prima squadra di club, la New Basket Lecce. «Li ricordo tutti con grande affetto, da coach Gigi Marra a Roberta Scialpi, a tutti i miei compagni di squadra con i quali appena posso, mi vedo con enorme piacere. In pochi lo sanno ma il basket è entrato nella mia vita quasi per caso. Avevo 9 anni, era il 29 luglio ed io ero stato invitato alla festa di compleanno di “Lollo”, il mio migliore amico dell’epoca. Arrivati al taglio della torta, cominciai a parlare con un signore che non conoscevo e ad un certo punto mi chiese: “ti andrebbe di venire a fare basket da fine agosto? Dai, vieni a fare una prova”. Gli risposi di sì tra i dubbi di mio padre Antonio (imprenditore salentino con attività all’estero con un passato importante nell’ambiente radiofonico leccese, ndr). Io fino a quel momento avevo praticato nuoto e calcio. Non sapevo ancora che quella data, l’invito e l’incontro con quel signore, “Coach Gigi”, e quindi “l’incontro” con il basket, mi avrebbero cambiato la vita».

E c’è un altro gustoso retroscena che riguarda Francesco. «Stavo per andare alla Stella Azzurra Roma che è tra le più importanti società nel formare talenti di livello anche internazionale. Ero già pronto mentalmente per partire per la Capitale quando, il 14 aprile 2022, Roberta Scialpi mi disse: “Ciccio, ti vuole anche l’Olimpia Milano”. In quel momento è cambiato tutto. A distanza di pochi giorni, il 29 aprile, misi piede per prima volta al Forum di Assago con un nodo in gola, con un misto di ansia e curiosità, ma in mente avevo una frase di mio padre: “sii sereno e divertiti”. Da quel momento è iniziata la mia bellissima esperienza con il club più titolato d’Italia e con il quale spero un giorno di fare l’esordio in Eurolega».

(ha collaborato Liberato Casole)

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