Sagra di San Nicola, primo atto. Pioggia e vento non fermano la rievocazione della traslazione

Sagra di San Nicola, primo atto. Pioggia e vento non fermano la rievocazione della traslazione
di Elga MONTANI
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Domenica 21 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:55

Primo atto della festa di San Nicola a Bari Vecchia funestato, o meglio “benedetto”, come sottolineato da padre Giovanni Distante, dalla pioggia. Il maltempo previsto si è abbattuto sulla città e la pioggia ha iniziato a cadere proprio alla partenza del corteo/processione dei resti lignei della “Cassetta della Traslazione”, evento di apertura dei festeggiamenti secondo un’antica tradizione che affonda le radici nelle cronache coeve della traslazione delle reliquie di San Nicola da Myra a Bari.

L'evento nella storia

Evento che si basa su quanto raccontato da Niceforo, autore di una delle fonti narrative della traslazione, che riassume così l'epilogo dell'impresa dei 62 marinai baresi: «Il santissimo corpo di San Nicola confessore di Gesù Cristo fu dunque portato via dalla città di Myra il 20 aprile; il 9 maggio, di domenica al tramonto, fu traslato a Bari. Correva l'anno dell'incarnazione del Signore 1087, durante la decima indizione». L’evento commemorativo della partenza da Myra, nel suo 937° Anniversario (1087-2024), era stato organizzato dai padri domenicani della basilica di san Nicola in collaborazione con il comitato “San Nicola”. E diverse sono state le realtà che hanno partecipato, ovvero, le compagnie teatrali Formediterre e Satyrion; le associazioni Militia Sancti Nicolai, i Marinai della Traslazione, gli Araldi di san Tommaso Becket; con loro i gruppi di sbandieratori Rione Castello e Brancaleone e i tamburini Barone di Freganius. A tutte loro è stato consegnato un ringraziamento dal priore padre Distante.

La processione

La processione, partita dalla Basilica di san Nicola, non ha potuto effettuare tutto il percorso lungo i vicoli della città vecchia, a causa della pioggia battente, e dopo poco la sua partenza è stata costretta a rientrare in basilica di san Nicola, dove ha avuto luogo lo spettacolo vero e proprio della rievocazione della traslazione secondo la versione di Niceforo. La regia dello spettacolo era affidata ad Antonio Minelli, con la consulenza grafica di Alessia Carrieri e il service di Luigi Nardelli.

Il tutto presentato da Anita Gentile. Prima della rievocazione al chiuso, padre Giovanni Distante ha voluto ringraziare tutti i partecipanti e ricordare l’importanza di questo evento: «Abbiamo dato inizio alla sagra 2024 con la pioggia, quindi con la benedizione che ci viene dall’altro – ha esordito il priore della basilica -. La partenza delle reliquie di san Nicola è avvenuta il 20 aprile 1087, da allora sono passati ben 937 anni. Da quel giorno è cambiato qualcosa in questa città, è cambiata per sempre la storia di Bari e di tutta la Puglia». Proseguendo ricordando questo evento molto importante, Distante ha aggiunto: «Niceforo, una delle fonti delle traslazioni, racconta che è stato lo stesso san Nicola a proclamarsi protettore e governatore di Bari. Ad un certo punto i baresi entrano nella chiesa di Myra e non riescono a trafugare le ossa, perché non riconoscono la tomba del santo. I custodi della basilica dicono che la tomba si trova là dove sorge questo liquido santo che è la manna che trasuda dalle ossa. San Nicola stesso interviene e dice loro “prendete il mio corpo e partite, sotto la mia protezione tutti i baresi saranno felici, sotto il mio sguardo per sempre vivrete nella gioia”».

La cerimonia

La celebrazione di apertura delle cerimonie religiose lancia, quindi, un invito che è quello a «metterci tutti sotto la protezione di san Nicola, perché sotto la sua protezione vivremo nella gioia e saremo felici». In conclusione, Distante sottolinea: «Nel prossimo mese di giugno, a Bari e in questa terra di Puglia ci sarà l’incontro del G7. Cosa vogliamo dire noi a questi visitatori? O meglio cosa vogliamo dire loro nel nome di san Nicola? Diciamo loro di prendere esempio da san Nicola, difensore dei deboli, colui che è andato sempre in soccorso dei bisognosi, amava i poveri. San Nicola è regola di fede, di giustizia, di verità, di amore, di pace. Con umiltà vogliamo far giungere loro il nostro accorato appello di mettersi in ascolto della voce di Nicola». La prossima tappa sarà domenica prossima, il 28 aprile, quando ci sarà il sorteggio dei motopescherecci.

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