Per carità, fanno bene il presidente Sticchi Damiani e il tecnico Gotti a tenere tutti sulla corda, ricordando che l’obiettivo non è stato ancora raggiunto e che bisogna compiere un ultimo sforzo prima di dare inizio ai festeggiamenti. Tutto vero. Solo che il Lecce visto all’opera ieri a Reggio Emilia difficilmente si lascerà sfuggire questa grande occasione. Gotti e i suoi ragazzi hanno dimostrato di essere più forti anche dell’emergenza. Perché se al Sassuolo ieri mancava Berardi, il Lecce ha dovuto rinunciare in un solo colpo ai vari Banda, Kaba e Dermaku, per i quali la stagione è finita con largo anticipo, Ramadani è rimasto nel Salento a causa di una fastidiosa faringite che probabilmente gli farà saltare anche la sfida con il Monza, e infine Almqvist era squalificato. È stato bravo mister Gotti a non piangersi addosso, come sono abituati a fare tanti suoi colleghi, e a trovare nel gruppo gli elementi adatti per questa partita che, vale la pena ricordare, per il Sassuolo rappresentava una sorta di ultima spiaggia. L’ex tecnico di Udinese e Spezia ha tirato fuori dal cilindro un 4-4-2 dando per la prima volta fiducia a Rafia,in precedenza mai utilizzato dal successore di D’Aversa. Il tunisino è stato schierato in mezzo al campo accanto a capitan Blin, con Dorgu a destra e Oudin a sinistra, mentre alla coppia Piccoli-Krstovic è stato affidato il compito di offendere. Confermatissima la linea di difesa guidata dal portiere Falcone. Tutte scelte premiate dal campo. L’approccio alla gara poi ha fatto la differenza: dopo il primo quarto d’ora di gioco la squadra salentina aveva già messo in ghiacciaia i tre punti, completando poi l’opera ad inizio ripresa. I gol, va detto, sono stati tutti molto belli. Da quello iniziale di Gendrey, ben assistito dal connazionale Oudin, passando alla stoccata vincente di Dorgu che ha ribadito alle spalle di Consigli l’assist al bacio di Gallo, fino al tris di Piccoli, bravo a capitalizzare l’imbucata di Krstovic. Non è tutto perché secondo e terzo gol sono stati propiziati da azioni avviate da Pongracic, uno che di qualità se ne intende. Gotti ha indovinato anche i cambi. Se Gonzalez ha confermato di essere un elemento affidabile, il giovane Berisha invece ha dimostrato di avere qualità importanti. Ða applausi la verticalizzazione su Krstovic.
Tra i giallorossi e la salvezza restano nell’ordine Monza, Cagliari, Udinese, Atalanta e Napoli. Si comincia sabato alle 15, al Via del Mare, con i brianzoli che riportano alla mente ricordi indimenticabili. Per cui, mai dire mai.