Agire «fin d'ora», e farlo «con la massima energia», per prevenire la proliferazione della zanzara tigre possibile vettore del virus Dengue. È il solo modo «per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi», alle prese con un'infezione che rischia di diventare endemica anche in Italia. È l'appello del virologo Roberto Burioni, alla luce dell'emergenza che sta vivendo la regione americana e delle segnalazioni in crescita nel nostro Paese.
Dengue, i numeri dei contagi
E se per ora si tratta di contagi importati, la memoria corre all'anno scorso quando nella Penisola sono stati 82 (su un totale di 362) i casi autoctoni registrati dall'Istituto superiore di sanità.
Le terapie
Per la Dengue, evidenzia Burioni, «non abbiamo una terapia specifica e il vaccino, appena approvato, è ancora di utilità limitata. Dunque il problema dipende da due fattori. Il primo è l'andamento dell'epidemia nei Paesi ora interessati: se le cose rimangono gravi, persone infettate continueranno ad arrivare e su questo possiamo fare poco anche perché il 50% dei casi è asintomatico». Ma «il secondo fattore è il numero di zanzare tigre presenti in Italia» e «su questo possiamo intervenire: dobbiamo farlo fin d'ora, con la massima energia - esorta il virologo - per evitare di trovarci nei guai nei mesi estivi». «Ricordiamo che la malattia si trasmette solo attraverso la puntura della zanzara» e che questa, «dopo che ha punto una persona infetta, rimane infettiva per tutta la sua vita, più o meno un mese - chiosa Burioni - potendo infettare tutte le persone che punge».