Brindisi è pronta a sfoggiare, ai turisti e non solo, i suoi due monumenti sul mare: nelle prossime settimane, infatti, dovrebbe tornare nuovamente fruibile il complesso del Castello alfonsino e di Forte a mare, mentre il Castello svevo ospiterà, il 13 giugno, la prima cena del G7. Prima della riapertura del complesso dell’isola di Sant’Andrea, però, servirà mettere a punto gli ultimi dettagli e non è detto che il maniero riesca ad essere pronto già in concomitanza con l’arrivo dei grandi della terra.
Il Castello alfonsino
«La riapertura del Castello alfonsino – ha spiegato la soprintendente, Francesca Riccio - è subordinata alla conclusione del collaudo degli interventi conservativi appena conclusi. I lavori hanno incluso anche l'adeguamento impiantistico e si è, dunque, anche in attesa dell'allaccio delle utenze. Solo allora sarà possibile programmare un data per la riapertura che si confida possa avvenire per l'estate».
Comunque, c’è la speranza che il castello, rimasto chiuso per circa un anno a causa di lavori per migliorare proprio la fruibilità dell’opera, possa essere pronto proprio nei primi giorni di giugno. Fruibilità che è garantita, dal completamento della prima tranche di lavori, anche attraverso l’associazione Le Colonne, incaricata dalla Soprintendenza di Brindisi e Lecce tramite un accordo di partenariato pubblico-privato. Nei mesi che hanno preceduto la chiusura, oltre alle visite guidate, era stati programmati laboratori ed eventi a tema all’interno della fortezza nel porto esterno. Poi, la necessità di procedere con il nuovo intervento, che è terminato di fatto a marzo di quest’anno: attualmente, si attendono le ultime formalità di ordine tecnico (come il collaudo). Si è trattato, in buona sostanza, di un’operazione che ha interessato soprattutto l’impiantistica necessaria per dotare il castello di corrente elettrica, acqua, smaltimento dei reflui e fibra per la connessione internet, a cui si è aggiunta anche la necessità di sistemare la strada di accesso per problemi relativi alle fondamenta. Tutti servizi che, in un’ottica più ampia, serviranno in futuro a garantire anche un’apertura continuativa ed offrire una maggiore accessibilità degli spazi.
Il progetto di restauro
Si tratta di un restauro che è stato finanziato con 5 milioni di euro attraverso il Pon Cultura 2014-2020. Un volto antico ma rinnovato, quindi, tanto che la particolarità dello scenario di un castello circondato dal mare ha anche attirato, negli scorsi anni, alcune produzioni televisive: è di questi giorni l’uscita della serie tv prodotta da Netflix “Briganti”, in cui proprio Forte a mare è il set in cui è stato ricreato il carcere di Mignano (struttura che in realtà è situata nel Casertano). Dall’altra parte del porto, invece, c’è l’altro castello brindisino, quello Svevo, che prende il suo nome da Federico II e che quindi il 13 giugno sarà la sede della prima cena dei sette grandi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Un punto di caduta non nuovo per il monumento (attualmente di proprietà della Marina Militare e sede della Brigata marina San Marco), visto che già nel 2021 ospitò la sessione del G20 degli Esteri, dedicata alla Cooperazione internazionale. In passato, però, il Castello ha rivestito diversi ruoli: prima baluardo difensivo sotto gli aragonesi, poi bagno penale sotto Gioacchino Murat e base militare a partire dal 1909 ma anche luogo di comando quando, tra il 10 settembre del 1943 e l’11 febbraio del 1944, Brindisi ospitò re Vittorio Emanuele III di Savoia in fuga da Roma. A differenza di quanto programmato sul complesso dell’isola di Sant’Andrea, il maniero non è sempre visitabile, anche se attraverso un accordo tra Comune e Marina, negli scorsi anni, è stato allestito un calendario per visite guidate. E chissà che, alla riapertura del Castello di mare, non si possa ripescare anche l'idea dell'escursione tra i due Castelli, che era stata già proposta ai crocieristi di Msc negli scorsi anni.
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